Paragone. Ha provato a fare il paragone con lo scorso anno quando più o meno regnava lo stesso clima nell’ambiente e poi al termine il Napoli è riuscito a piazzarsi nelle prime tre. «L’anno scorso – ha proseguito De Laurentiis, parlando a radio Kiss Kiss – avevamo il problema della partenza di Cavani, poi è arrivato un nuovo tecnico, è stato cambiato il modulo di gioco eppure siamo usciti dalla Champions in modo clamoroso, con dodici punti all’attivo, non ci siamo qualificati per una serie di circostanze avverse ma abbiamo chiuso vincendo la Coppa Italia. Ci sono stati anche tanti infortuni come quello di Zuniga a cui rinnovai il contratto e che poi abbiamo perso per tutta la stagione, credetemi che è una cosa che non ha fatto piacere. Oggi Zuniga è ritrovato e mi sembra che il gol di De Guzman sia stato propiziato proprio da lui. Avevamo sedici calciatori al Mondiale e tre di loro hanno giocato anche la finale. Non capisco tanto scetticismo. Se volessi ascoltare tutte le opinioni, molte delle quali personali, non ne uscirei più. Io, invece, ascolto solo Benitez che sa il fatto suo e se mi indica un calciatore, sa quanto è in grado di poterci dare» . De Laurentiis ha provato a spiegare perché non sono arrivati calciatori di primo livelli: «Se avessi il fatturato di altri club, avrei fatto altri ragionamenti ma anche se fosse, nessuno ti assicura il successo per tantissimi motivi. In ventiquattro mesi il nostro monte ingaggi è raddoppiato. E non essere entrati in Champions ha fatto perdere al club ben 35 milioni di euro» .
Indicazione. Poca autocritica su quanto poteva essere fatto per affrontare i play off di Champions in maniera opportuna e non è stato fatto ma anche tanta convinzione nell’operato della società in sede di campagna acquisti. Anche un’affermazione che lascia intuire che Benitez potrebbe lasciare a fine stagione: «Non bisogna avere fretta ma progettare con lungimiranza. Gli allenatori vanno e vengono e restano tifosi e società. Non possiamo mandare tutto all’aria per una sconfitta. Abbiamo il problema del Fair Play finanziario da rispettare e molte società sono nei guai proprio per questo. Chiedo di avere più equilibrio nei giudizi e fiducia. Già a Genova, dove l’avversario ha giocato a viso aperto, la squadra si è disimpegnata bene tenendo il ritmo fino alla fine. Ora ci aspetta il Chievo che sicuramente si schiererà tutto in difesa. Intanto in questa sosta, dopo Higuain, ammirevole in questo avvio, avremo modo di portare a condizione tutti gli altri. Non è il caso di fare drammi per una sconfitta. Tra l’altro Napoli ha molto poco come città e il Napoli è una di queste cose, non distruggiamo quello che abbiamo costruito con tanta pazienza» .
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