Nessun sarcasmo in quel tweet del presidente del Napoli lanciato a fine gara sul social network ( «Questa vittoria la dedico a Cellino, Astori e Nainggolan» ). Tantomeno un messaggio di rivincita dopo una vittoria così sofferta. O uno sfogo liberatorio per scaricare l’adrenalina accumulata in quel finale convulso. Niente di tutto questo. Ed è proprio De Laurentiis a spiegarlo qualche ora dopo aver lanciato il tweet: «Ma no, solo un dedica ad un collega che stimo tanto e guardo con simpatia. Un collega che ci ha fatto sempre penare tutte le volte che abbiamo incontrato la sua squadra – racconta – . Stavolta persino in casa nostra, nel nostro stadio, al San Paolo. E la dedica non poteva che andare ad un amico che nonostante tutti i problemi che gli sono piovuti addosso quest’anno è riuscito a raggiungere la salvezza in largo anticipo presentando un Cagliari organizzato e tignoso pur con alcune assenze importanti» .
PRECISAZIONI – E i due calciatori accomunati nella dedica? Perchè aggiungere anche Nainggolan ed Astori? Qui, la vena del messaggio sarebb sottile ma De Laurentiis preferisce non addentrarsi più di tanto. Glissa. «Abbiamo dimostrato che il Napoli è forte anche così. E non vado oltre» . Cioè senza due elementi che erano stati a lungo corteggiati dal club partenopeo: a gennaio l’operazione sfumò per la valutazione data loro da Cellino ma anche da dichiarazioni varie dei diretti interessati, dei procuratori e di tutto quello che si è scatenò a margine di quella trattativa. Probabilmente il presidente poco avrà gradito l’animosità dimostrata in campo dal difensore di San Giovanni Bianco e dal belga di origini indonesiane. E nella dedica sono finiti anche loro. Ma con un significato diverso: come a dire, non siete arrivati al Napoli e vi siete battuti con tanto ardore, ecco serviti.
DA CAGLIARI – Intanto da Cagliari arriva il contro-tweet ed il cinguettio del patron del Napoli viene interpretato in maniera diversa: «Ci aspettavamo dal presidente partenopeo maggior buon gusto, qualità che evidentemente non gli appartiene» . Era da aspettarselo. Postato così, come un telegramma, il messaggio si presta a facile equivoco. Ma accusare De Laurentiis di scarso buon gusto senza conoscere cosa realmente ha spinto il presidente a scrivere quel tweet, sembra eccessivo. Trenta milioni, euro più, euro meno, era stata la richiesta di Cellino per Astori (14) e Nainggolan (17) a gennaio. De Laurentiis realizzò che le valutazioni erano state gonfiate per scoraggiare il Napoli e che il Cagliari non aveva alcuna intenzione di privarsene prima di giugno. Ma ci restò ugualmente male nel leggere in quei giorni certe dichiarazioni, da qui la dedica a caldo.
PARTITA FANTASTICA – Ieri, poi, al termine della gara, De Laurentiis ha registrato anche un video nello spogliatoio postato sull’account del Napoli: «Partita fantastica, partita emozionante. Segna Insigne, segna Napoli, il gol più importante degli ultimi due mesi. Questo gol significa vincere una partita molto complessa, molto ostile. Con Cellino abbiamo avuto sempre grandi problemi, una squadra bene organizzata che nell’ultimo trimestre ha dato dei segni di grande vitalità. Però Insigne l’ha portata in porto» . Evidentemente l’adrenalina di fine gara aveva contagiato anche lui e twitter è il mezzo meno indicato per esprimere uno stato d’animo perchè bisogna essere stringati e non si può spiegare perbene. «Ma non c’era sarcasmo, nè sfogo, in quella frase. Solo una dedica simpatica ad collega che ci fa sempre soffrire» , ripete.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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