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De Laurentiis possibilista: “Scambio Kucka-Santana? Se son rose fioriranno…”

Sta per iniziare la nona cavalcata in sella al suo Napoli e De Laurentiis è sempre più convinto di essere sulla strada giusta. Una strada che ha prodotto una crescita costante con risultati apprezzati anche fuori dei nostri confini. Il patron si trova a Ischia per impegni cinematrografici, ma non può presenziare al raduno di Castelvolturno. Preferisce così esternare il suo pensiero attraverso i microfoni di radio Marte. Vulcanico come sempre ma concreto, realista, essenziale. De Laurentiis sprona Mazzarri, spiega i motivi dell’attendismo sul calcio mercato, parla di Insigne e Verratti, insistecon le sue idee innovative sul calcio alcune delle quali già adottate dai massimi organismi internazionali, si pronuncia su alcuni dei calciatori papabili di indossare la maglia azzurra.

A MAZZARRI– De Laurentiis è sempre più in sintonia con l’allenatore. Non a caso Mazzarri si è legato per un altro anno, stabilendo già il record della sua carriera: mai rimasto nello stesso club per quattro anni di fila, sta per cominciare il terzo dall’inizio. «Cosa chiedo a Mazzarri? – dice De Laurentiis – Gli chiedo di costruire un Napoli intelligente, che sappia attaccare e creare spettacolo per divertire il pubblico» . Per il presidente, il calcio deve essere divertimento, altrimenti che spettacolo sarebbe? Con Mazzarri in panchina è successo ripetutamente: In campionato come in Champions o Europa League, fino alla Coppa Italia appena vinta. Gol e vittorie, quindi. Schemi e diavolerie tattiche. Forse solo qualche reticenza con i giovani ma superabile. Per De Laurentiis, l’obiettivo resta quello di confermarsi a certi livelli: «La normalità è restare a certe quote. Siamo passati da un fallimento, a grandi livelli. Ora ce la giochiamo a testa alta con tutti. Ma i cambiamenti che si profilano all’orizzonte dovuti alla crisi economica e ad altri fattori comporteranno atteggiamenti e politiche diverse. Probabilmente, non nell’immediato ma da qui a tre anni le cose potrebbero cambiare ed allora bisogna attrezzarsi, investire sui giovani e cercare di farli crescere» . E’ allo studio la creazione di un centro proprio per il vivaio, così come sono state destinate molte più risorse al settore nella previsione del nuovo bilancio di esercizio.

 

INSIGNE E VERRATTI– Il Napoli ha richiamato alla base il proprio gioiello e lasciato perdere quello del Pescara. Spiega De Laurentiis: «Alla luce di quanto detto prima, non ho avuto alcun timore ad inserire Insigne. L’avrei fatto anche per Verratti ma quando ho sentito che sarebbe stato meglio lasciarlo a Pescara un altro anno e che aveva un contratto particolare ho preferito che andasse verso altri lidi» . Ma il Napoli tiene sotto osservazione tutti i mercati del globo: «Bisognerà acquistare a prescindere dalle necessità specifiche del momento. Occorre impostare un’organizzazione in modo tale da parcheggiare i giovani altrove riportarli a casa al momento opportuno o lucrare quel tanto per alimentare nuovi investimenti» .

 

ARMERO E CUADRADO– Sempre ermetico sugli obiettivi di mercato del Napoli, De Laurentiis stavolta si sbilancia: «Armero è uno di quei giocatori che stiamo studiando, gioca sulla sinistra. Se arrivasse, potremmo penalizzare Zuniga e Dossena. Di Armero ne sto parlando con Pozzo. Cuadrado, invece, ha disputato un ottimo campionato a Lecce e ci piace. Potrebbe essere una di quelle situazioni amichevoli da discutere con il collega friulano» . Accenna anche al possibile scambio Santana-Kucka e soldi: «Con il Genoa ci sono ottimi rapporti, se sono rose fioriranno. Con Pozzo, invece, esiste un’amicizia e gli acquisti possono anche essere proiettati per un prossimo futuro» . « Ma sul mercato non avremo fretta, non dobbiamo fare colpi ad effetto. L’equilibrio c’è e non dobbiamo rovinarlo ecco perchè stiamo valutando tanti aspetti». 
IN RITIRO – « Non vorrei essere ingombrante e lasciare tranquilli i miei collaboratori. Sistemerò alcune cose personali e conto di essere a Dimaro il 17 sera o il 18 mattina» , in tempo per la presentazione della squadra e per l’amichevole con il Bayern Monaco.
LE IDEE– De Laurentiis ne ha tante per migliorare un mondo sempre restio a recepirle. Come allungare la panchina ad esempio e dare la possibilità all’allenatore di scegliere tra i componenti l’intero organico in caso di sostituzione. O creare delle seconde squadre, sul modello spagnolo, per far crescere i propri giovani in una serie B nazionale: «Intanto plaudo a Blatter per aver preso in considerazione nuove tecnologie mentre non capisco perchè non schierare agli Europei i giovani. Complimenti a Prandelli che ha impiegato Balotelli, già maturo per certe platee. Io, invece, allestirei le nazionali con giovani di 18, 19 e 20 anni» .
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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