Nel corso del convegno su “Napoli Incantata” a Casa Corriere ha parlato il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, tornato sul paragone tra Maurizio Sarri e Carlo Ancelotti. Ecco le sue parole:
“Ho scelto io Sarri contro il parere di tutti, in città ci furono manifesti contro di me, poi lui ha saputo farsi amare anche dalle frangie più estreme, e’ un individualista, uno che ha sofferto sui campi in terra, in mezzo ai sassi, soffriva perché veniva spesso esonerato, poi ha avuto la cavalcata ad Empoli, quando abbiamo perso li 4-2, prima ero indirizzato verso Mihajlovic che non mi convinse, era molto energico nel dire che costringeva i calciatori a seguirlo.Mi sembrava un discorso di forza brutale e non di ragionamento, Sarri mi sembrava mite, poi ho scoperto che era troppo insoddisfatto dei suoi trascorsi, da un comunista mi sembra strano essere aggrappato al Dio Denaro. Aveva un rapporto complesso a livello familiare, la moglie non poteva venire sugli spalti.
Ancelotti? L’ho frequentato per 5 anni, e’ un uomo sereno, disteso, con mille interessi. Non mi piaceva che Sarri dicesse pensateci voi a chi comprare, una volta voleva prendere Saponara e io riflettevo sul fatto che non si poteva giocare col trequartista, gli dissi che doveva giocare col 4-3-3″.
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