Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato nel corso del ‘Gran Galà del Calcio AIC’, ecco quanto riportato dal Corriere dello Sport:
“Per lo Scudetto ringrazio un grande allenatore come Spalletti, il direttore Giuntoli con cui abbiamo condiviso 8 anni, i nostri fantastici calciatori e i nostri grandi tifosi. La squadra era un gruppo fortissimo, senza individualismi. E’ stato un anno indimenticabile, atteso dai napoletani per 33 anni. A Napoli esiste un solo mito, che è Maradona. Noi siamo riusciti a portare in città un sorriso e a dare un segnale ai più piccoli, che oggi tifano ancora di più. Quando giunsi a Napoli, arrivai in un campetto e c’erano tre bambini; uno con la maglia del Milan, uno dell’Inter e uno della Juve. Quando gli chiesi il perché mi dissero: ‘E tu chi ca**o sei’. E lì capii che c’era molto da lavorare. Devo ringraziare di aver incontrato, dopo un lunghissimo corteggiamento, un grandissimo allenatore.
Lo incontrai 8 anni prima, quando aveva dei contratti con la Russia. Facemmo scelte diverse, ma finalmente quando a gennaio tre anni fa bussai alla sua porta, lui ci accolse con aria guardinga. Ma ci mettemmo d’accordo. Ed è stato un bel matrimonio. Tanto bello che quando lui mi disse che non se la sentiva più di continuare, ho preferito lasciarlo andare. Non commettendo l’errore che feci con Benitez qualche anno prima”.
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