La prima notizia è che il club paga, un bonifico da 6,2 milioni per il fitto del San Paolo, la società del patron Aurelio De Larentiis era morosa dal 2006 e ha saldato le pendenze fino a febbraio di quest’anno. In un colpo solo ha pagato il fitto di 8 anni. Dunque, le reversali, o le fatture, chieste dallo stesso club prima di emettere il sostanzioso bonifico, erano pronte e sono arrivate negli uffici della Società ben prima dei sei-sette giorni richiesti dagli avvocati di De Laurentiis, pena la messa in mora di Palazzo San Giacomo.
Fa sensazione che addirittura è stata superata la formula della transazione, il Presidente ha pagato a saldo, mettendo sullo sfondo quanto invece deve avere dal Comune per i lavori effettuati all’impianto nel corso di questi 8 anni, oltre 3 milioni, sostengono i legali del club azzurro. La Società al riguardo ha emesso un comunicato chiarificatore molto dettagliato: «La Ssc Napoli comunica di aver provveduto al saldo delle spettanze debitorie nei confronti del Comune di Napoli. La Società, infatti, questa mattina (ieri ndr), alle ore 11.12, ha effettuato bonifico di pagamento a favore del Comune di Napoli della somma di euro 6.232.792,71 iva compresa. Il versamento è stato effettuato a meno di 24 ore lavorative (considerando la chiusura delle banche di sabato e domenica) dalla ricezione delle reversali di pagamento, pervenute via fax venerdì 4 aprile nel primo pomeriggio. Con questo bonifico il Napoli ha saldato integralmente quanto dovuto al Comune, sino al 28 febbraio 2014, ultimo periodo liquidabile ai sensi della concessione d’uso in vigore con il Comune di Napoli».
Cosa accadrà riguardo ai soldi che il Comune deve al Napoli? Al momento non sembra spirino venti di guerra, dopo le baruffe di sette giorni fa, con l’appuntamento saltato tra le parti, paradossalmente la situazione si è sbloccata. Tutti hanno capito che la faccenda stava prendendo una brutta piega, degna di una trama delle peggiori sceneggiate. Probabile che nel prossimo aggiustamento di bilancio Palazzo San Giacomo metta in uscita le spese sostenute dal patron. Il Comune è obbligato per legge a rendicontare e a giustificare tutte le poste finanziarie. Al di là di questi aspetti che – almeno per il momento – sembrano solo tecnici, si guarda al futuro immediato.
Il sindaco Luigi de Magistris, a Radio Kiss Kiss Napoli e a radio Marte, ha lungamente parlato della questione ed è sembrato rinfrancato e molto fiducioso per il nuovo accordo sulla gestione dello stadio San Paolo. La convenzione in essere scade il 30 giugno e tanto il patron quanto la squadra devono essere tranquilli e sicuri di potere fare investimenti e che la loro casa resti l’impianto di Fuorigrotta. Si va verso un accordo ponte di 24 o 36 mesi dentro al quale De Laurentiis si assume l’impegno di ristrutturare il San Paolo, trampolino di lancio di una convenzione dentro la quale ci sarà il project financing per rifare l’impianto e affidarlo alla Società per 99 anni compresi i diritti di superficie, a tutti gli effetti diventerà uno stadio di proprietà del calcio napoli. «Nella proroga della convenzione ci sarà l’impegno formale della ristrutturazione dell’impianto – racconta il sindaco – Tutto va nel binario giusto, c’è stata una svolta nei giorni scorsi e venerdì abbiamo trasmesso la documentazione necessaria per far versare le somme come richiesto, abbiamo trovato un punto d’incontro grazie alla disponibilità del presidente De Laurentiis. Siamo a una svolta importante: non è stato facile superare una serie di aspetti formali, amministrativi e documentali ma sarò soddisfatto quando firmeremo nelle prossime ore questo atto». Una cosa è certo, un tesoretto è arrivato nelle casse del Comune, ora tocca a lui, a de Magistris battere un colpo: «I soldi li useremo per mettere a posto altri impianti sportivi. Detto questo ora agiremo sulla convenzione perché il Calcio Napoli deve avere la serenità di programmare la sua prossima stagione. Nella nuova convenzione sarà espressamente prevista la realizzazione di uno studio di fattibilità da fare entro l’anno, in cui ci si impegna a mettere i quattrini per la realizzazione del nuovo stadio. Su questo punto ci sarà anche il contributo dell’esperienza del Coni, come ho discusso anche in questi giorni con il presidente Malagò».
E il Credito sportivo al riguardo potrebbe essere la chiave di volta per far uscire i «quattrini». Il sindaco apre alle richieste del patron che con la mossa del pagamento, saggia, si mette dalla parte della ragione, fa gol e ora può dire la sua in maniera concreta su come deve essere il San Paolo. «Aspettiamo lo studio del presidente – conclude il sindaco – e siamo aperti a tutte le opzioni: con la pista di atletica, senza, o una soluzione mediana, vediamo lo studio. Certo la Società deve essere messa in condizione di investire e spetta a noi trovare assolutamente il modo perché questo avvenga rapidamente»
Fonte: Il Mattino
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