Cheese: e al di là del football, persino con la testa infilata nel Grande Schermo, si scopre che ci son «Posti in piedi in Paradiso». La vita è tutta un film, chiaramente a colori: e in quell’azzurro che domina la scena, con il mare che pare cullare Napoli intanto baciata dal sole, Carlo Verdone si ritrova (inconsapevolmente) al fianco Edinson Cavani, Pierfrancesco Favino scopre d’avere Marek Hamsik ad un lato e Micaela Ramazzotti è la musa ispiratrice per sognare sempre radiosi orizzonti. Buona la prima, pure la seconda e la terza, fino a quest’ottava annata che ora mischia calcio e cinema ma sa sempre di Champions e di Coppa Italia, d’euforia e di traguardi da scavare tra le pieghe del futuro: e però prima del ciak si veda , con il Napoli intero a spiare dal vivo «Posti in piedi in Paradiso», Aurelio De Laurentiis esce dalla pellicola e si tuffa (per un po’) nel pallone attraverso Sky, aggrappandosi ai Matador, ai Marekiaro, al suo mister. Il codice Meraviglia, forse!
MATAD’OR – E’ sempre l’ora di Cavani, dall’Italia alla Romania, dal Chelsea al Parma da affrontare: e il primo De Laurentiis, stavolta versione stopper, è concentrato su Tabarez, ct dell’Uruguay, sui suoi suggerimenti al Matador di pensare alla Spagna o all’Inghilterra: « Io dico a Tabarez di farsi gli affari di casa sua, perché non è mia abitudine intromettermi in quelli degli altri. Intanto, Edinson è un ragazzo serio, che non tradisce la squadra per la quale gioca, che ha in testa solo la moglie, il figlio e il calcio. E comunque non se ne parla. Qui si chiacchiera tanto, ma quando io ho acquistato Vargas ho tirato fuori un assegno da dodici milioni di euro per un ragazzo che spero sia un pezzo da novanta. Ci vorrebbe dunque un’offerta commisurata al valore di Cavani. E poi, siamo una tra le squadre più importanti d’Europa e stare qui è un atto d’amore: so bene che possono esistere le sirene, ma non tutti hanno i soldi per permettersi Edi ».
VOGLIA DI TERZO POSTO – Meno cinque: ora si sta bene, in quel contenitore ch’è il campionato. La Roma è alle spalle, l’Inter è distante e avanti, a distanza non più ragguardevole, resistono l’Udinese e la Lazio, finite le cono visivo del Napoli, soprattutto di De Laurentiis. « Ho sempre sostenuto, prima ancora che cominciasse la stagione, che il nostro obiettivo restava il quinto posto. Ma adesso è chiaro che qualcosa è cambiato e, inutile negarlo, sarebbe bellissimo riuscire ad arrivare al terzo posto. Significherebbe ritrovarsi di nuovo in Champions, certo con un preliminare da affrontare ad agosto. Ma sarebbe egualmente un grandissimo risultato, ci mancherebbe altro: fa niente che quel piazzamento non garantisce l’accesso diretto ai gironi» .
CHELSEA, RISPONDI – La data cerchiata in azzurro è il 14 marzo, ore 20,45, Stamford Bridge, laddove si rifarà la storia: è Chelsea-Napoli, partendo da 1-3, da 2700 biglietti, da uno stadio che De Laurentiis, potesse, allargherebbe secondo le esigenze di una città che s’è messa ad aspettare un miracolo inglese: « Ho parlato con il Chelsea per ottenere altri posti, dal quale ho ricevuto un antipatico no. E adesso mi sto muovendo diversamente, affinché eventuali tagliandi invenduti possano essere assegnati ai nostri sostenitori anche nelle ultime 72 ore. Ho coinvolto il presidente della Figc, Abete, e il presidente del Coni, Petrucci, per evitare che sussistano condizioni di disagio per la nostra gente. Il questore Merolla è in contatto con l’Osservatorio del Viminale e con Scotland Yard ».
MAREK FINO AL 2016 – E poi verranno i giorni del mercato e delle indiscrezioni, delle avances, delle inevitabili chiacchierate: insomma, verranno i giorni in cui (come sempre) finiranno pure su Hamsik gli occhi interessati della concorrenza, lasciata sull’uscio della sala – pardon, di Castelvolturno – da un De Laurentiis insensibile a qualsiasi tentazione: « Le richieste ci sono sempre state ma, se non sbaglio, non abbiamo mai avuto perplessità e i nostri campioni sono sempre qua, ormai da anni. Abbiamo giovani di talento e di carattere, capaci di resistere nel Napoli. E poi Marek ha un contratto con noi fino al 2016 ».
SOPRA LA PANCA – Il bello della diretta, prima d’immergersi nella celluloide, conduce ovunque, quindi pure in panchina, vicino a Mazzarri, ambito dai fan d’una Inter ch’è in fase di rifondazione e che può avere un posto a disposizione: « Leggo che i tifosi nerazzurri vorrebbero Mazzarri, ma lui non solo ha un contratto con il Napoli, ma ha anche un ottimo rapporto con la città e con la squadra. E tra me e lui c’è grande sintonia, una perfetta unione. Mazzarri ha anche detto, talvolta, che vorrebbe poter continuare qui, magari come dirigente, per cui le porte sono aperte. Ma questi non sono discorsi da affrontare adesso, non distraiamoci. Ne parleremo a maggio ».
VA PENSIERO – Palla al centro, si sta per ricominciare: stadio «Tardini», domenica, ore 12.30: « La sfida di Parma è una trappola, ci serviranno attenzione, umiltà e concentrazione ». Per potersi prendere – e anzi conservare – un bel posto (seduto) in Paradiso.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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