Il giro del mondo in sette giorni, occhio e croce: perché la fiducia è cieca però bisogna anche guardarsi intorno, provare a leggere in quella foschia che si è addensata da un bel po’ e che ancora resta. Il Napoli è la priorità, a prescindere: e il De Laurentiis che egualmente tace, sperando di intravedere un segnale – uno qualsiasi – sa bene che quando il gioco si fa duro è il momento di rimettersi a giocare, magari a malincuore, però con decisione.
IL PIANO – Si scrive Mazzarri e si rilegge il quadriennio intero, le gioie e gli spigoli, l’evoluzione del progetto e i confronti serrati, qualche braccio di ferro e comunque le convergenze parallele – avrebbe detto Andreotti – su quelle tesi di calcio: domenica sarà un altro giorno, indubbiamente quello decisivo, e tra le pieghe d’un pressing asfissiante che Riccardo Bigon, il d.s., sta conducendo nei momenti bui, va comunque inserita la clausola della cautela.
Walter Mazzarri è, nel piano A, l’allenatore del Napoli, la polizza che Aurelio De Laurentiis intende stipulare per la vita immediata di un club approdato per la seconda volta in Champions, l’architetto d’una squadra conosciuta in ogni suo (apparentemente) minimo dettaglio, il designer d’uno stile di calcio che ha prodotto benefici, ha conseguito risultati, ha garantito benessere sportivo e può resistere ad oltranza, attraverso principi già definiti.
Walter Mazzarri è, nel piano A, l’allenatore del Napoli, la polizza che Aurelio De Laurentiis intende stipulare per la vita immediata di un club approdato per la seconda volta in Champions, l’architetto d’una squadra conosciuta in ogni suo (apparentemente) minimo dettaglio, il designer d’uno stile di calcio che ha prodotto benefici, ha conseguito risultati, ha garantito benessere sportivo e può resistere ad oltranza, attraverso principi già definiti.
IL GRUPPO – Walter Mazzarri è la coscienza tecnica e tattica di un gruppo che nel proprio tecnico si specchia, che dalle sue indicazioni si lascia guidare e nel quale, per chi l’ha plasmato a propria immagine e somiglianza, trasmettendogli i propri codici, è assai più semplice intervenire. Mazzarri è la scelta ideologica e anche umana – nonostante le ritrosie ad aprirsi con lieve anticipo e fornire magari un assist per intuire quel che sta per accadere – il «gemello» con il quale lasciar decollare i propri concetti di managerialità: un matrimonio infarcito di sentimenti e anche di interessi che potrebbero essere comuni, perché «confermarsi» avrebbe un senso e numerosi altri ne conferirebbe ad un sì.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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