Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Mattino potrebbe esserci un rischio concreto nella permanenza di Sarri al Napoli. Chiariamo subito che c’è la volontà da parte di tutti di continuare questo progetto, lo ha ribadito più volte lo stesso presidente De Laurentiis richiamando a gran voce le cinque opzioni per cinque anni che lui ha decretato di comune accordo con il tecnico. Però è proprio questa situazione che potrebbe rivelarsi una sorta di “prigione” per Sarri ed il suo procuratore. De Laurentiis può rinnovare a suo piacimento il contratto al tecnico facendo scattare l’opzione che scade il 30 aprile senza che Sarri abbia voce in capitolo. Lo stipendio concordato a inizio anno è di 700mila euro ed oggi Sarri è il dodicesimo in serie A da questo punto di vista, basti pensare che anche Colantuono e Di Francesco guadagnano più di lui, per questo l’ex allenatore dell’Empoli si aspetta un riconoscimento per la stagione che sta facendo, per lui e per il suo staff. E’ curioso che il procuratore di Sarri, Alessandro Pellegrini, continui a glissare alle domande su questa vicenda mentre su altri argomenti risponde senza problemi. La sensazione è che tecnico e agente potrebbero essere anche un po’ infastiditi da questa vicenda, ma in casa Napoli è chiaro, si ridiscute di contratti solo a fine stagione, con i risultati acquisiti. Anche perché parlare di contratti in un momento così delicato della stagione può essere un rischio, basta guardare cosa è accaduto lo scorso anno con Benitez, ma lì la situazione era diversa, il tecnico spagnolo era in scadenza e De Laurentiis aveva la necessità di ottenere chiarezza, quest’anno il contratto c’è, può rinnovarlo automaticamente il presidente entro la fine di Aprile. De Laurentiis però deve star attento a non giocare con il fuoco, venendo anche incontro alle richieste di un tecnico che ad oggi è il migliore della storia per il Napoli, mai infatti la squadra azzurra aveva ottenuto tutti questi punti in campionato a 10 partite dal termine.
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