Aurelio De Laurentiis non sarà questa sera in tribuna, in Galles, nello stadio dello Swansea, per la gara di Europa League del Napoli. Il presidente ha deciso di restare a casa, molto amareggiato per quanto è accaduto fra martedì e mercoledì: il sequestro di 5 milioni di euro dai conti-Napoli, deciso dalla Corte dei Conti per presunti danni all’Erario. In discussione il contratto di affitto del San Paolo, datato 2006: da tempo è in corso il contenzioso società Napoli-Comune di Napoli.
Niente trasferta in Galles, e lavoro supplementare per il suo Napoli. Quel contratto, secondo le indagini, sarebbe penalizzante per il Comune. Siglato nel 2006, con scadenza 30 giugno 2014, avrebbe prodotto mancati introiti per le casse comunali, quantificabili -interessi compresi- in quei 5 milioni di euro per i quali è stato disposto il sequestro preventivo.
La cifra è elevata e tale da indurre a riflessioni particolari. Ma per De Laurentiis il “peso” della mancata fiducia da parte delle istituzioni, del sequestro, del gesto ai danni del Napoli impegnato nella finale di Coppa Italia, in corsa per l’Europa League un posto in Champions League, tutto ciò per il presidente è anche una sorta di affronto, intorno al quale meditare e agire.
Fonte: Sportmediaset
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