De Laurentiis a fine partita era nero, nerissimo. «Mi sono rotto», alto il tono di voce del presidente nel garage del San Paolo mentre raggiungeva la sua auto, circondato da amici e dirigenti. Un riferimento alla prestazione della squadra o a cos’altro? «Mi sono rotto». Si sono sentite chiaramente le sue parole.
La vittoria non è arrivata, l’ex Calaiò ha rovinato la serata. Il duello con i giallorossi prosegue ma la giornata di campionato fa segnare un altro passaggio a vuoto dei napoletani. La Roma sabato è passata a Bologna con un gol del belga Nainggolan. Un altro belga, in maglia azzurra, è stato tra i pochi protagonisti ieri sera al San Paolo: Mertens ha deliziato nel primo tempo con serpentine, assist e tre conclusioni da fuori area che hanno sfiorato il gol. «Ero contento per il gol del mio amico Radja, volevo imitarlo per mantenere viva la sfida a distanza con la Roma. Siamo pochi i belgi del campionato, ci teniamo a fare bella figura, e poi questa è la stagione del mondiale e noi due dobbiamo far bene con la nostra Nazionale. In campionato alla fine la spunterà chi avrà fatto meglio: a Radja l’ho detto, noi non molleremo niente fino all’ultimo secondo nonostante il passo falso di oggi».
Partita e vittoria da dedicare al compagno di squadra volato in Brasile per rimettere a posto il ginocchio capriccioso: queste, almeno, erano le intenzioni. «Volevamo vincere per il nostro portiere. Rafael è stato sfortunatissimo a farsi male nel momento più importante della stagione e proprio quando stava evidenziando tutte le sue qualità».
Fischi impietosi alla fine, l’ennesimo flop contro una “piccola” al San Paolo è stato salutato dalla contestazione del pubblico. Benitez aveva messo in guardia tutti, Mertens ne svela le raccomandazioni: «Prima del match Benitez ci ha detto: questa gara la vinciamo solo se saremo perfetti in fase difensiva. E ha chiesto grande applicazione tattica proprio a noi attaccanti, nel senso che eravamo obbligati a ripiegare in difesa in fase di non possesso palla. Il Genoa aveva più uomini a centrocampo ed era ovvio ricompattarsi e non far partire l’avversario. Credo che il compito sia stato eseguito bene nel primo tempo, nella ripresa il Genoa è venuto fuori prendendosi il campo e noi non siamo stati bravi nel ripartire e portare il contropiede vincente».
C’è maretta in casa Napoli: a lungo gli azzurri ieri sera sono rimasti chiusi nello spogliatoio. Per provare a smaltire l’enorme rabbia e per metabolizzare i toni alti di Benitez, arrabbiato come non mai per gli ennesimi punti lasciati sul prato di Fuorigrotta.
Hamsik ha la faccia scura quando lascia il ventre del San Paolo: «Troppi errori, siamo stati puniti. Meglio il primo tempo, senza dubbio. Siamo stati bravi ad andare in gol e potevamo fare qualche altra rete, anzi dovevamo».
Chiude la fila dei delusi l’argentino Fernandez: «Dispiace perdere punti così, loro non hanno fatto nulla. Benitez era arrabbiato a fine gara, ci ha detto che dobbiamo gestire meglio la palla quando siamo avanti nel risultato, e continuare a cercare il gol. Invece nel secondo tempo ci siamo fermati. Adesso testa all’Europa, abbiamo la possibilità di riscattarci in fretta e dimenticare questa brutta partita».
Fonte: Il Mattino.
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