Il riepilogo delle puntate successive è scritto da un bel po’ e mentre il pallone rotola verso Udine e un lunedì insolito (ma accattivante) sta per arrivare, l’universo-Napoli si concentra su Mazzarri, sul suo contratto, su quel reality destinato a durare nel tempo, almeno sino a maggio, almeno sino a prove certe. Show must go on: e in quel turbinio d’emozioni annunciate, una cinque giorni d’azzurro vestite con varie sfumature di bianco & nero, il calcio si riprende la scena e però si alimenta d’ulteriori indizi, «sussurrati» da De Laurentiis ai microfoni di Sky mentre intorno è tutto rugby, è sport leale e seducente; mentre è già l’ora del terzo tempo: diciamoci (quasi) tutto e altrimenti qualcosa facciamo intuire, a Napoli, al Napoli e pure su Mazzarri.
LA «SENTENZA» – Ma la madre di tutte le partite è per venerdì primo marzo, l’appuntamento irrinunciabile d’una città affamata di sfide «storiche» con Madame e proiettata verso un san Paolo da tutto esaurito: però, prima, ci sarà l’Udinese e il match amicale tra presidenti legati da rapporti solidissimi, un braccio di ferro soltanto calcistico ma contaminato da una stima reciproca consolidata attraverso una serie di affari a ripetizione e un rispetto sottolineato dai riconoscimenti di De Laurentiis al carissimo «nemico» che l’attende al Friuli: «Penseremo soltanto alla partita con l’Udinese, avremo la testa solo per l’Udinese, che è una grande squadra. Ma poi noi siamo abituati a ragionare in questo modo».
LO SA CHI SIAMO NOI – Meno tredici alla fine e dunque ai giorni del giudizio, a quella realtà tutto ancora da decifrare, semmai ora soltanto da interpretare, attraverso i messaggi subliminali che De Laurentiis invia a Walter Mazzarri un giorno sì e l’altro pure, alimentando il clima di grande attesa intorno al quiz dell’anno: «Sul rinnovo ho avuto modo di esprimermi e mi ripeto: anche due anni fa Mazzarri era in scadenza, però ci siamo incontrati, ci siamo seduti ad un tavolo ed abbiamo rinnovato. Quando sarà il momento, ci ritroveremo per parlare pure stavolta: e verificheremo troveremo una soluzione soddisfacente per entrambi. Non è il momento di discutere adesso, non devo rompergli le scatole, ora ci sono le partite e lui è concentrato sui vari impegni. Non c’è fretta, onestamente: e comunque lui è Mazzarri e noi siamo il Napoli» . La storia continua. A oltranza.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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