Aurelio De Laurentiis è intervenuto al convegno dedicato ad Edurardo De Filippo tenutosi nella giornata di oggi al Maschio Angioino. Ecco le sue dichiarazioni:
“Bisogna cercare di essere sempre imprenditori, anche nella vita, le istituzioni a Napoli non aiutano però io resto ottimista. Non mi interessa solo il fine economico. L’apparato burocratico dell’Italia è macroscopico, Renzi proverà a snellirlo. Ho molta fiducia nel lavoro che sta facendo il premier resta però grave che il 55% degli italiani non vada a votare. Sullo Stadio San Paolo? Per me resta un cesso ma io sono un ospite lì, mi vergogno molto di quando, ad esempio, viene qui a giocare il Bayern Monaco per le condizioni in cui ci troviamo. Il passato del Napoli? Questa squadra non è nata nel 1926 ma nel 2004, quando l’ho acquistata per 33 milioni e mi hanno dato solo un pezzo di carta. Quando Caldoro era presidente della regione è stato praticamente assente, De Luca invece sembra molto in gamba. Ho bussato alle porte dei sindaci di Pompei ed Ercolano, ero pronto ad investire 8 milioni di euro per creare strutture per il settore giovanile ma non si sono fatti più sentire. Devo essere messo nelle condizioni di lavorare. Voglio creare un academy con 10 campi regolamentari e 5000 ragazzi per farli crescere con dei miei allenatori. Sono andato a vedere anche Soccavo e Scampia, ma qualcuno mi rema contro con delle aste non regolari per l’acquisizione dei terreni quando sanno che solo il Calcio Napoli può investire lì. Solo 20 milioni l’investimento per il San Paolo? Questa è solo la cifra per le ristrutturazioni di base, per mettere a norma lo stadio. Ci sono anche altri investitori privati che farebbero arrivare la cifra a 50 milioni. Vorrei rendere Fuorigrotta vivibile tutti i giorni e non solo quando c’è la partita. Ho anche proposto di realizzare una clinica con dei miei medici a disposizione della città ma non mi è stato concesso. La pista d’atletica? Ho promesso al Sindaco che l’avrei ricostruita altrove, voglio anche ristrutturare le palestre allo stadio Collana e realizzare una squadra femminile. I bagni del San Paolo? Io non ci vado mai, ho paura. Ci sono giornalisti del Corriere dello Sport che hanno scritto degli strafalcioni sui dettagli del contratto di Sarri, dovrei chiedere 50 milioni di danni ma sono amico di questo giornale e per questo non lo faccio. Sia la Gazzetta che il Corriere decidono loro i titoli senza farli fare ai giornalisti che scrivono i pezzi e questa cosa è assurda. Sarri nel suo contratto ha un’opzione per il rinnovo che posso esercitare io entro il 30 aprile, la situazione è chiarissima, le cifre apparse sui giornali sono false. Deve finire questa storia altrimenti parlerò solo con le TV e mai più con gli organi di stampa. Su De Magistris? In generale io contesto la figura del sindaco per com’è strutturata visto che ormai è superata, governano per 5 anni senza avere un’effettiva verifica del lavoro che svolgono, bisogna cambiare prendendo dai manager e facendo valutare il loro operato dalle persone. Bisogna copiare il modello degli Stati Uniti. Su Sarri? E’ un personaggio eduardiano, lo considero come ho considerato Reja a suo tempo, uno di famiglia. Penso che il nostro rapporto durerà a lungo. Poi è nato a Bagnoli, dove io vado a correre e devo respirare le fetenzie dell’amianto perché le amministrazioni non si prendono la responsabilità di risolvere il problema. Sarri stava andando a Milano ma io l’ho bloccato convincendolo a firmare con noi. Higuaìn o Cavani? Li vedrei bene insieme ma il Pipita è tra i quattro centravanti più forti al mondo ed è anche più giovane del Matador. In generale mi trovo meglio con l’argentino. Questo è il più bel Napoli di sempre, è una squadra brillante e coperta, ma anche quello di Mazzarri mi piaceva.”
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