De Laurentiis tende la mano al tifoso azzurro dopo l’acceso diverbio di domenica sera nel dopo partita di Parma-Napoli avvenuto nel piazzale antistante lo stadio Tardini. Il presidente nel post partita aveva risposto a muso duro al sostenitore azzurro che si era avvicinato per chiedergli qualcosa dopo il ko. «Arrivato a Roma ho immediatamente contattato il tifoso tramite Nicola Lombardo. Nella telefonata mi sono scusato dell’accaduto e l’ho invitato ad un incontro cordiale nei miei uffici», ha scritto ieri il presidente nel comunicato stampa sul sito del club azzurro. E così Dario, il giovane tifoso azzurro residente in Emilia, potrà incontrare nuovamente il presidente azzurro e parlare del suo Napoli in maniera distesa e rilassata.
Il presidente azzurro ha spiegato il suo stato d’animo nel dopo partita di Parma e ricostruito quei momenti. «Ho un grande rispetto per tutti i tifosi e ovviamente ho una predilezione per quelli del Napoli. Ho sempre detto che in me, durante la partita e nei successivi venti minuti, vivono due anime contrapposte e contrarie. Quella del tifoso che ha partecipato alla vittoria o alla sconfitta della propria squadra e quella del presidente».
E De Laurentiis ha chiarito la dinamica di quanto avvenuto a Parma e quei momenti concitati che l’hanno visto coinvolto nel faccia a faccia con il tifoso azzurro. «Ero molto inquieto e deluso per il risultato oltre che per la conduzione della gara, con un rigore negato che avrebbe potuto cambiare l’esito della partita. Sono uscito di corsa e sono salito in fretta in macchina per andare all’aeroporto. Un tifoso improvvisamente mi ha urlato al finestrino. Ancora sotto l’effetto emotivo della gara, sono sceso in modo forse parimenti irruento per chiedergli cosa avesse da recriminare. Dopo pochi secondi sono tornato nuovamente in macchina e via all’aeroporto». In merito all’episodio di Parma il presidente della Figc, Abete, ha detto. «Che ci sia una tensione eccessiva l’abbiamo sempre detto e lo ribadiamo. Questo è un campionato importante per tutti ma dobbiamo renderci conto che le regole del gioco sono le stesse. Bisogna conservare la serenità e mantenersi in una situazione equilibrata».
Un presidente vulcanico De Laurentiis, diverse le sue uscite a caldo, la sua rabbia mostrata anche davanti alle telecamere. L’episodio più clamoroso fu quello del luglio 2011 durante la formulazione dei calendari a Milano, quando la squadra azzurra era in ritiro a Dimaro in Trentino. Il presidente azzurro aveva chiesto una tutela per i club impegnati in Europa, ma dopo le prime quattro giornate apparse sul computer s’infuriò e lasciò la sala sbottando: «Siete delle m… Mi vergogno di essere italiano». Inseguito invano dal presidente del Cagliari Cellino, uscì dalla sala di Milano dove si stava tenendo l’evento in diretta tv, fermò un giovane su un motorino, saltò in sella e sparì all’orizzonte. Poi invitò il giovane al San Paolo e gli regalò un motorino alla vigilia di una partita degli azzurri.
Spesso De Laurentiis si è fermato a parlare con i tifosi nei giorni del ritiro a Dimaro e non si è sottratto anche alle domande più insidiose, dal mercato agli investimenti. Proprio quest’estate e anche in quelle precedenti durante il periodo del ritiro del Napoli più volte ha organizzato sia nel piazzale antistante lo stadio in Trentino, sia sulla tribuna dell’impianto, degli incontri ravvicinati con i tifosi dando spiegazioni su tutto. E da Dimaro ha organizzato più volte la diretta Twitter rispondendo alle domande dei tifosi in tempo reale.
Fonte: Il Mattino.
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