Il presidente De Laurentiis ha rilasciato delle dichiarazioni nel post-partita. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it:
“Che non ci credevamo non è vero perchè la gara d’andata insegnava che potevamo farcela. Mi preoccupa più la sfida di Bergamo che quella con la Juventus, perchè ci sono tre ex col dente avvelenato: Denis, Marino e Cigarini. Pierpaolo Marino vorrà mostrare il suo grande lavoro, Denis doveva trovare continuità, infatti, anche all’Udinese non è riuscito a far bene. Cigarini è meno arrabbiato perchè è ancora del Napoli, sappiamo che ha un buon tiro, ha fatto dei bei gol anche a Napoli. Il girone del Napoli è veramente complicato, in quello dell’Inter si passa al secondo posto con sette punti. Mi ha un po’ seccato la storia dei soldi dello sceicco: la fortuna del Napoli è avere un presidente come me che non cede i suoi gioielli. Me lo insegnate, il calcio non è solo una questione di soldi, ma di amalgama, di scelte dell’allenatore e di tanti fattori. La matematica è una scienza esatta, il calcio invece purtroppo è fatto dagli opinionisti. Noi siamo abituati al San Paolo che è un grande palcoscenico. Avete detto sempre voi che il City ha una difesa bucabile e l’abbiamo bucata. Poteva finire anche con uno scarto maggiore. Percentuali di Mancini? Noi non ci cadiamo, non vogliamo stemperare la tensione in vista del Villarreal, come succede in campionato. Il San Paolo ce lo invidiano tutti, la Federcalcio ce lo chiede per le gare internazionali e noi diciamo di no perchè siamo coerenti con la nostra posizione: non vogliamo partite internazionali durante il campionato. Gli ultrà del Bayern Monaco studiano i tifosi napoletani per imitarli, me l’ha detto Rummenigge. Dire sempre “cacc e sord” significa essere irrazionali, fuori dai contesti di conoscenza. Con i soldi non si risolve la felicità, quindi neanche le squadre di calcio. Siamo in un momento di recessione, abbiamo uno stadio scassato, non di proprietà. Sono falliti, a me non sarebbe capitato. Noi abbiamo preso un pezzo di carta, già è tanto quello che facciamo. Fatturiamo 150 milioni di euro, Sky è l’unica che non ci rapina, Mediaset è una rapinatrice sostenuta dall’opera dell’ex Presidente del Consiglio. Se poi uno ha il proprietario dell’Etihad come presidente che mette uno sponsor di 200 milioni di euro, vorrei vedere la faccia di Platini. Come mai la famiglia Agnelli, Moratti sono tutti attenti? Altrimenti prendiamo 50 Berlusconi e torniamo a quando le società erano solo dei club e non società per azioni. Parlate sempre dello sceicco Mansour, che prende i soldi dal petrolio. Il suo modello è solo uno sfizio, che se non vince tutto e subito pensa: “Chi me l’ha fatto fare”. Non è il Bayern che fattura tantissimo dallo stadio tanto da investire 60 milioni solo nei parcheggi. Il Napoli ha fatto tanto considerando che alcuni acquisti non hanno potuto rendere: Britos non l’ho mai visto, Pandev si è presentato in una forma non accettabile e si è infortunato, Donadel l’ho visto correre solo tra i boschi di Dimaro o in qualche amichevole nei pressi. Dobbiamo toglierci quest’ansia da risultato, se non andiamo in Champions e perdiamo 30 milioni non è la fine del mondo”
Dal nostro inviato al San Paolo Ciro Troise
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