In collegamento da Dimaro, il Presidentissimo Aurelio De Laurentiis concede un’interessante intervista al collega di Sky Sport 24 Francesco Modugno. Come in ogni sua uscita pubblica, il patron azzurro affronta in maniera originale, personale e mirata i vari aspetti della vita dell’imprenditore/presidente. Ecco quanto evidenziato dalla Redazione di IamNaples.it:
L’anno del Dragone-“Questo è l’anno del Dragone. Lo stesso Dragone, per me che vivo di cinema, non può che portarmi alla mente il capolavoro di Cimmino, con Mickey Rourke. Quello cinese è un mercato esplosivo, lì sta sbarcando il calcio, anche se quello più seguito è quello inglese. Anche in India, dopo il cricket, il calcio sta spopolando: sono nuovi territori da stimolare. Lazio e Inter hanno già esportato in terra mandarina il Calcio italiano, ora tocca a noi. Il mio obiettivo personale è poter organizzare una Dragon Cup, magari per il prossimo 7 Agosto. Non posso, però, affermare con certezza la creazione dell’evento in quanto bisogna prima contrattare con la burocrazia cinese e per farlo occorrerà tanta buona volontà. Anche la Spagna spinge per esportare il suo calcio in Asia. Per nostra fortuna, però, la Lega ha firmato un contratto di cinque anni, non disputare in Cina la finale di Supercoppa avrebbe voluto dire lasciare spazio a francesi e, per l’appunto, iberici. Personalmente, avevo predetto la superpotenza cinese già 15 anni fa: oggigiorno tutti studiano e, in maniera più o meno giusta, parlano l’inglese; ai miei nipoti chiederò d’imparare il mandarino, ahimè non ho mai avuto il tempo per studiarlo in prima persona. Nei miei progetti, calcistici e finanziari, c’è quello di consolidare l’asse sul quadrilatero Napoli-Londra-Pechino- Rio De Janeiro. Noi italiani abbiamo una cultura estremamente creativa, sarebbe un peccato mollare la presa dai mercati migliori.”
Countdown 11 agosto-“La sfida di Supercoppa con la Juve? Con i bianconeri abbiamo buoni rapporti sin dai tempi della Serie C. All’epoca, con loro e l’Inter, davamo vita al trofeo estivo Birra Moretti. C’è sempre piaciuto dare loro fastidio, sportivamente parlando. Per i tifosi azzurri la gara con la Juventus ha un sapore speciale, unico. Cannavaro dice che a vincere si prende gusto? E’ giusto: ieri abbiamo vinto una bella gara d’allenamento con il Bayern, poteva finire anche in pareggio ma sono molto contento, in particolare, per Lorenzo Insigne, dopo aver segnato molto a realtà di Serie B, ha firmato, seppur in amichevole, un gol ad una realtà europea. Un aggettivo per lui? E’ abbronzato, con quella barbetta, nostrano, nonostante la giovane età non sembra un bambino, è un adulto, è da studiare. Vargas? Bravo anche lui, ma sfortunato in occasione del palo colpito.”
Fair Play finanziario ed emirati-“Fair Play finanziario? Sarà un grosso problema per Platini giustificare come certe squadre, come il PSG dove lavora suo figlio, siano venute clamorosamente meno al tanto decantato fair play finanziario: se si voleva giocare a chi investiva di più, si doveva lasciare l’onere a noi imprenditori, senza intromissioni. Platini vuole accaparrarsi i voti delle nazioni minori, ma, chi investe nel calcio, sa che il mercato europeo è costituito da Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania. Platini è stato un gran calciatore e lo ringrazio per quanto ha dato al calcio, ma non credo gli competano velleità imprenditoriali. Mazzarri? Ha grande entusiasmo, ora si è inventato questo 3-5-1-1, è una persona piena di idee.”
Previsioni- “Scudetto? Non faccio previsioni, fino al 31 agosto il mercato è aperto e c’è da operare. Il Milan e l’Inter si sono indebolite? Non è detto che i valori sportivi siano direttamente proporzionali al denaro investito. Si deve investire nei giovani: io stesso ho affidato a mio figlio, ventiseienne, la direzione di un’azienda, di sicuro commetterà qualche errore, ma la vita è l’unica maestra che ti può insegnare a migliorare. Quando il calcio avrà nuove regole si potrà investire di più, ora come ora è illogico perdere somme ingenti in un campionato come questo. Sui giovani calciatori? Io, che non sono mai stato nel mondo del pallone, ho sempre storto il naso quando sentivo che un giovane di talento doveva farsi le ossa in una serie minore; ma se uno è bravo, perché deve andare a prendere i calci nelle serie inferiori? Che giochi ai livelli che gli competono! Vedi Insigne ieri. Balzaretti? Col Palermo non ci sono problemi, il mio amico Zamparini è stato come sempre un gran signore. Gli ostacoli per arrivare all’esterno, però, sono due: il primo è Moggi, suo procuratore, con cui fare affari è sempre molto complicato, il secondo, e qui va al calciatore tutta la mia comprensione, è prettamente umano, il ragazzo è diventato padre e sua moglie lavora all’Opera de Paris; quindi, avendo costruito la sua famiglia sull’asse Palermo-Parigi, Balzaretti si muoverebbe dalla società rosanero solo per approdare in Francia. Casomai cambiasse idea, data la delicatezza della cosa, lo accoglieremmo a braccia aperte. Se non arriva lui compriamo un ventiduenne che con Maggio, Zuniga e Dossena non può che crescere e migliorare.”
Nuovo San Paolo-“Lo Stadio? Sono pronto a fare della Casa di Maradona, la vera Casa di questo nuovo Napoli, il tutto in due anni. La cosa che mi preme di più e togliere questa copertura e abbassare il terreno di gioco in modo da poter garantire ad altri 30.000 spettatori un’ottima visuale. Se sarà di proprietà? Sono pronto a comperarlo dal Comune o a firmare un contratto che ci deleghi l’uso della struttura per 99 anni. Dove arriva il mio Napoli? Tra le prime tre, poi però non dimentichiamoci degli altri. Le cosiddette “piccole” sono avversari molto ostici da affrontare, anche perché loro, contro noi cinque o sei grandi, giocano la partita della vita. Sogni di mercato? Per me la squadra è un Corpus Unicum, non credo nei solisti, è la squadra che vince, vedi la Juve imbattuta in campionato e sconfitta dal solo Napoli in finale di Coppa. Come definisco il mio team? Mio zio, se fosse ancora in vita, direbbe che gli azzurri hanno le “3 C”. Se vendo Cavani? Portatemi qualcuno pronto a sborsare 100 milioni e se ne parla. Se vale davvero 100 milioni? Non lo so, ma è l’unica cifra ragionevole per cui privarsi di un calciatore così ben rodato negli schemi di Mazzarri, che a Napoli ha dato il meglio di sè. Cosa fare per migliorare il Mondo del Calcio? Delineare per bene il confine tra imprenditoria ed istituzioni, lavorando al miglioramento di certe leggi che, al giorno d’oggi, sono quantomeno obsolete. Cosa penso se guardo indietro di 8 anni? Non guardo mai al passato, ho sempre voglia di novità, infatti ho deciso di dedicarmi all’ agricoltura biologica.”
La Redazione
M.P.
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