C’è una data per avviare la discussione: martedì, De Laurentiis e Mazzarri s’incontreranno per pianificare la prossima stagione. Una riunione ristretta, che dovrebbe servire per un primo scambio d’idee, per capire se il presidente sarà disponibile a condividere il progetto tecnico. L’impressione è che i due si presenteranno all’appuntamento con ipotesi divergenti. A partire dal numero dei giocatori in organico. Mazzarri ne vuole una ventina, ma tutti dello stesso valore, ai quali aggregare alcuni ragazzi del settore giovanile. De Laurentiis, invece, è di tutt’altro parere: “Desidero una rosa di trenta giocatori, tutti con le stesse possibilità di giocare a prescindere da quelli che sono i valori di ciascuno”. Dunque, sarebbe questo il primo punto sul quale le parti potrebbero scontrarsi. Questione top player: l’allenatore ne chiederà tre. E per soddisfarne le esigenze, De Laurentiis dovrà investire una somma consistente. L’eventuale cessione di Lavezzi porterebbe nelle casse del club 31 milioni che potrebbero essere integrati con altro denaro fresco fino ad arrivare a una cinquantina di milioni. Ma il presidente non ha alcuna intenzione di stravolgere le regole che ha imposto per non gravare di debiti il bilancio. “Napoli e Montpellier sono le due società che vincono con i conti a posto al cospetto dei nuovi ricchi. Se Platini detta delle regole, io mi adeguo. Se il prodotto calcio non fosse svenduto, allora investirei molto di più”, ha chiarito il produttore cinematografico. La vittoria della Coppa Italia ha reso ancora più solido il rapporto tra l’allenatore e i napoletani. I sondaggi di questi giorni lanciati da radio e tv locali hanno in comune una percentuale: il 90 per cento dei tifosi chiede la conferma di Mazzarri che, in ogni modo, ha ancora un altro anno di contratto che intende rispettare. E tra i punti fissati nell’agenda del tecnico, da sottoporre a De Laurentiis, c’è anche il prolungamento dell’accordo che Mazzarri, però, discuterebbe soltanto dopo aver avuto le garanzie sul nuovo progetto tecnico. Insomma, la questione ha poco o nulla di scontato, perché il decisionismo delle parti potrebbe far naufragare l’intesa. In questo caso, l’allenatore napoletano sarà libero di valutare le tante offerte che gli sono giunte dall’Italia e dall’estero.
La Redazione
P.S.
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