Era stato lui per primo a scandalizzarsi delle condizioni del manto erboso del San Paolo l’altra sera prima e durante l’incontro con la Fiorentina. Poi De Laurentiis è ritornato sull’argomento ieri mattina, non esitando ad assumersi tutte le responsabilità dichiarandolo apertamente ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport:
«E’ vero, non è responsabilità del Sindaco, ma nostra se il manto erboso si trova in quelle condizioni anche se nessuno l’avrebbe mai incolpato e poteva anche risparmiarsi di sottolinearlo. Ad ogni modo si tratta di un virus che è entrato nel terreno e che con le alte temperature ha creato una situazione come quella che si è vista ieri. Sono cose che capitano. Ci stiamo attivando perché tutto rientri nella normalità per la prossima gara interna con il Parma. Tra l’altro c’è la sosta ed anche il clima può giocare a nostro favore».
«Tra un mese il San Paolo sarà perfetto – ha aggiunto il presidente – Il virus è entrato nel terreno, peraltro in un manto che era stato completamente rifatto e non accadeva da 25 anni. C’è un agronomo che viene dalla Toscana e siamo in contatto anche con chi lavora all’estero. Con la Fiorentina si è visto un campo di gioco rovinato, ma quel’effetto marrone era sabbia per far crescere i germogli, e tra un mese sarà perfetto. Tutti i tecnici stanno lavorando, purtroppo sono cose che capitano. Effetto serra, le alte temperature e il virus hanno prodotto questo. Io comunque non ho 85 milioni da dare a fondo perduto per risistemare il San Paolo: bisogna sempre fare valutazioni accorte per evitare che la squadra si trovi a retrocedere per fallimento».
Ma nell’intervento radiofonico il patron ha trattato più argomenti.
«Quest’anno abbiamo parlato tanto tra di noi prima di operare. E con Mazzarri e Bigon è stato deciso di non procedere con innesti che avrebbero poi escluso gli investimenti precedenti. Il riferimento è rivolto a Vargas ed Insigne. Per il primo c’è stato un investimento importante che era proiettato a questo campionato; il secondo, invece, è un prodotto del vivaio che meritava di essere lanciato in prima squadra. E come investimento va considerato anche l’implementazione del contratto di Cavani».
Ha aggiunto ancora:
«In attacco disponiamo già di top player: Cavani, Pandev, Hamsik, Vargas ed Insigne. Mi dite quando avrebbero trovato spazio i due nostri giovani se avessimo preso un altro top player? Il futuro è nei vivai, concordo in pieno con Prandelli».
«Lo scorso anno la Champions ci sottrasse energie ma ora siamo in grado di onorare l’Europa League perché disponiamo di due formazioni altrettanto competitive».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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