E’ pacato come lo si può essere dopo aver raggiunto il massimo della felicità. De Laurentiis arriva in sala stampa con il petto in fuori ma con tanto self control, english style, aplomb. Rivela: «Non è vero che non ci credevamo. Abbiamo sempre sperato di poter fare il colpo. Dopo l’uno a uno c’è stato un momento di sbandamento. Può capitare qualche ingenuità in fase difensiva ma è importante fare altrettanto bene in attacco e noi l’abbiamo fatto. Anche se successivamente al raddoppio abbiamo mancato tre nitide occasioni da gol: l’occasione con Maggio, il palo di Hamsik e quella con Lavezzi che con meno egoismo avrebbe potuto servire un compagno meglio piazzato» . Il presidente del Napoli ammonisce tutti: «Ora non pensiate che andremo a giocare col Villarreal e vinciamo sicuri. E’ un’altra partita difficile. Non vorrei che i ragazzi pensassero ad un impegno agevole perché non ci sarà Pepito Rossi. Bisognerà affrontare un’altra gara con la massima determinazione. Se facciamo zero a zero e gli inglesi vincono siamo fregati. Occorre quindi non mollare la presa ed andare in Spagna con la massima umiltà ed altrettanto coraggio» .
I GIOIELLI – Spedisce una cartolina al principe Mansur: «La differenza tra noi e loro è che il Napoli ha dei giovani in gamba che lascia crescere e non cede. Loro invece spendono tanto e poi perdono contro di noi. Eppure se oggi il signor Mansur volesse comprare i nostri giocatori, dovrebbe investire tanti milioni di euro quanti ne ha investito per attrezzare il Manchester. Mi dispiace ma il Napoli trattiene i suoi gioelli. E poi: abbiamo uno stadio rovinato, in un momento di recessione, e non abbiamo una squadra di Maradona. Siamo partiti otto anni fa solo con un pezzo di carta ed è già tantissimo. Fatturare poi centocinquanta milioni di euro nel giro di pochi anni non è poco. Noi abbiamo fatto fruttare delle risorse che altri non riescono a sfruttare. Ho scoperto che il Manchester ha dei contratti che sono molto diversi dai nostri. Se poi uno mette sulle maglie la scritta di una compagnia aerea ed intitola uno stadio vorrei vedere la faccia del signor Platini. Com’è che anche il signor Moratti è più attento? E la Juve ha invertito la rotta? Altrimenti prendiamo 50 Berlusconi e gli facciamo fare calcio. Anche Mansur: ha realizzato uno stadio come quello del Bayern? A Monaco hanno investito 60milioni di euro solo per i parcheggi, questo dimostra che Mansur ha voluto creare un giocattolo ma vedrete che se non vince tutto e subito, dopo quattro anni dirà: chi me lo ha fatto fare?» .
ATTENTI ALL’ATALANTA – De Laurentiis pensa già alla prossima partita: «Mi preoccupa l’Atalanta piuttosto che la Juve. Dall’altra parte troveremo tre persone che vogliono dimostrare qualcosa contro di noi: Marino, Denis e Cigarini anche se quest’ultimo è meno avvelenato degli altri perché è ancora nostro. Anzi ha anche segnato dei bei gol con noi. Quella è una partita che mi preoccupa non poco. Denis è un giocatore che sta facendo tanti gol ma per il nostro modulo ed anche per l’Udinese forse non poteva giocare sempre. L’Atalanta sta ad un livello altissimo considerati anche i punti di penalizzazione e bisogna stare molto attenti».
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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