Aurelio De Laurentiis ha parlato nella conferenza stampa del dopo-partita della gara amichevole contro il Barletta per fare un bilancio sul Ritiro di Dimaro e chiarire lo sfogo sui calendari. Di seguito quanto riportato da Iamnaples:
“Devo dire che dopo 15 giorni di ritiro il bilancio è più che positivo. Abbiamo stabilito un feeling eccezionale con i trentini. Noi napoletani da un lato e loro trentini dall’altro. Faremo un contratto di 5 anni con loro, è una location eccezionale. Sfogo dopo i calendari? Se una cosa non va bene reagisco di conseguenza. Poi visto che un amico come Cellino e la Stampa mi hanno seguito allora è successo tutto il resto. Io comunque non ritengo che l’Italia sia un paese demoratico. Io me ne volevo andare già da tempo, ma sono rimasto per mio figlio e per mia madre. Dire che me ne vado dall’Italia non vuol dire che lascio Napoli. No, Napoli è diversa, è un’altra cosa. Con il Napoli e Napoli c’è una questione sentimentale, io ho un impegno con questa gente, altrimenti avrei già comprato una squadra inglese. Comunque tornando al mio sfogo devo dire come la Lega sia arcaica. I tempi cambiano, ma invece di evolversi la Lega rimane statica. Non è la casa dei club. C’è l’impressione che non si preoccupino delle trasformazioni in atto. Io sono entrato dalla porta di servizio, dalla C. Ho dovuto adattare il Napoli ad una dimensione che non gli competeva. Ma non rimpiango niente. È stata una scuola importantissima. E sono orgoglioso di aver dimostrato a certa gente che anche a Napoli si può fare bene, anche nel calcio. Oggi il Napoli è una perla in Europa. Diritti TV? Attualmente è un stupidaggine italiana. Cioè noi abbiamo una società, la Infront ,che gestisce il mercato e ci guadagna da sopra,e due emittenti Mediaset e Sky. Però stranamente Sky è costretta a pagare di più, per logiche valide solo in Italia. C’è una sperequazione incredibile. Poi la Infront fa succedere casi come Dalhia TV e noi ci rimettiamo i soldi. C’è troppa superficialità. Altre polemiche con la FIGC? Si certo, un sacco. Io sono un uomo libero, ho il diritto di dissentire. Ad esempio ho cercato di prendere il Sorrento, il Capri e l’Amalfi. Abete ha detto di no, perchè erano in C. Io cerco di creare dei Barcellona B, sul modello spagnolo, per far crescere i nostri giocatori e le istituzioni me lo vietano. A volte penso che le istituzioni facciano queste prove di forza solo per darsi un motivo di esistere. Io voglio rivoluzionare il calcio. Se perdiamo posti nel ranking UEFA ci sarà un motivo. Io voglio cambiamento. Adattare il calcio alla contemporaneità. Non bisogna essere invidiosi di chi ha successo, ma capire come ci sono riusciti, ed emularli. Mercato? Mazzarri dice che stiamo bene così, ed io mi regolo di conseguenza. Concorrenti nella prossima stagione?Inter e Milan sono fortissime, la Roma non si può ancora giudicare e poi c’è la Juve che con Conte farà bene. Noi e la Lazio ci siamo rinforzati, ma non so dove potremo arrivare. Noi abbiamo validi elementi, Lucarelli i gol li sa ancora fare. Poi Mascara, Santana e i nuovi centrocampisti e difensori. Insomma siamo una buona squadra, cercheremo di crescere ancora, sfruttando anche l’esperienza della Champions.”
La Redazione
D.G.
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