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De Laurentiis: “In futuro sarà un Napoli giovane, forte e tosto”

Il presidente azzurro è convinto di costruire una squadra all'altezza per il vertice con o senza Cavani

La lingua batte dove batte il cuore: e in quel cinguettio dolce che manda a nanna (e a sognare), c’è l’essenza d’uno stato d’animo, la sintesi delle idee, il progetto fondato su un desiderio e una certezza. «L’aggiò ditt’ e ‘o penso. A sperenza è cu Cavani ma ‘o pozz dicere: sarà nu Napule giovane, forte e tuosto». Ci sono frasi che si traducono da sole: e quel vernacolo, via, è d’una chiarezza trasparente, traccia il futuro e lo tinteggia d’azzurro, squarcia scenari che rappresentano ormai la normalità d’un decennio (circa) al quale Aurelio De Laurentiis garantisce continuità. E’ il calcio del Terzo Millennio, è una finestra spalancata sul mondo: è un tweet, insomma, attraverso il quale Napoli può lasciarsi andare, come un pallone che rotola sull’erba sempre più verde del San Paolo. «L’ho detto e lo penso: la speranza è che ci sia Cavani. Ma posso dirlo: sarà un Napoli giovane, forte e tosto». Sarà un Napoli da svelare, lentamente, come suggerito dai ritmi del mercato, dalle schegge «pazze» di un universo nel quale serviranno settanta milioni di euro per strappare el matador e portarselo (eventualmente) via.

VOGLIO IL MASSIMO – Sarà un Napoli che su quell’otto volante cercherà di darsi un’altra botta di vita, che sia la Champions o l’irrealizzabile, e che in quel bimestre ormai schiuso dinnanzi a sé dal successo di Torino, cercherà di andare oltre: «Vogliamo un traguardo importante». Si scrive Cavani e si riavverte l’estasi per ciò ch’è stato finora (ventidue gol in campionato, trentuno stagionali, novantasette nel triennio) e però pure il tormento (inevitabile) per quel che sarà l’estate rovente alle porte, con gli spifferi che arriveranno da mezzo mondo e la paura che dominerà sovrana: ma mentre Napoli-Genoa sta per avvicinarsi, con il suo carico d’incertezza, con i rischi indiscutibili racchiusi in un testa-coda, ciò che emerge da Castelvolturno, mentre Cavani e Mazzarri ricevono il premio Tim come protagonisti del mese di gennaio, è la voglia matta di stupire (ancora), di prendersi il Napoli e portarselo a spasso nel tempo e nell’Europa che conta: «E’ un campionato di grande livello che ci sta vedendo protagonisti. Gol, grazie a Dio, ne ho segnati tanti, ma il più bello è quello su rigore a Roma che ci ha aperto la porta alla vittoria nella finale di Coppa Italia sulla Juventus. E però, qui, tutti insieme, vogliamo conquistare altri traguardi importanti». Traducetelo voi…
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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