La lingua batte dove batte il cuore: e in quel cinguettio dolce che manda a nanna (e a sognare), c’è l’essenza d’uno stato d’animo, la sintesi delle idee, il progetto fondato su un desiderio e una certezza. «L’aggiò ditt’ e ‘o penso. A sperenza è cu Cavani ma ‘o pozz dicere: sarà nu Napule giovane, forte e tuosto». Ci sono frasi che si traducono da sole: e quel vernacolo, via, è d’una chiarezza trasparente, traccia il futuro e lo tinteggia d’azzurro, squarcia scenari che rappresentano ormai la normalità d’un decennio (circa) al quale Aurelio De Laurentiis garantisce continuità. E’ il calcio del Terzo Millennio, è una finestra spalancata sul mondo: è un tweet, insomma, attraverso il quale Napoli può lasciarsi andare, come un pallone che rotola sull’erba sempre più verde del San Paolo. «L’ho detto e lo penso: la speranza è che ci sia Cavani. Ma posso dirlo: sarà un Napoli giovane, forte e tosto». Sarà un Napoli da svelare, lentamente, come suggerito dai ritmi del mercato, dalle schegge «pazze» di un universo nel quale serviranno settanta milioni di euro per strappare el matador e portarselo (eventualmente) via.
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