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De Laurentiis: “Il Napoli si iscrive all’Unione degli Industriali”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha più volte dichiarato negli ultimi mesi di avere progetti per la città di Napoli e comunque in generale il suo interesse a partecipare anche alla vita sociale della città. Oggi, il patron ha rilasciato un’intervista al Corriere del Mezzogiorno:

“Paolo Graziano porta fortuna al Napoli. Con lui in tribuna, abbiamo sempre vinto”. Ma non è la sorte che ha convinto Aurelio De Laurentiis ad iscrivere a Palazzo Partanna la squadra della quale è presidente. E qui, il produttore cinematografico che ha scoperto l’avventura calcistica si fa serio. “Iscrivere il Napoli è un fatto consequenziale all’emanazione dl decreto Veltroni, eravamo nel 1996, governo Prodi, che ha trasformato i club calcistici in società per azioni. E i club sono imprese a tutti gli effetti. Mi è sembrato quindi logico iscrivere la società a Palazzo Partanna”.

E’ la prima volta del Napoli all’Unione.

“Si, è la prima volta. Ma spero che quella del Napoli non sia l’unica esperienza. Anzi, spero che ogni squadra possa iscriversi a Confindustria. E la territoriale partenopea è una propagine dell’associazione di viale dell’Astronomia”.

Non avrà dubbi sul fatto che quella azzurra sarà una delle imprese più blasonate. Comunque arcinota.

“Non la metta così. Ci sono napoletani importantissimi. All’Unione “risiedono” aziende di grandissimo lustro”.

Certo, ma l’immaginario collettivo è un propellente importante per un’azienda e per l’associazione che la annovera. Insomma, un pò di brio calcistico, nell’ambiente ovattato delle grisaglie confidustriali non guasterebbe.

“Guardi, io sono affezionato alle grisaglie. Sono il segno della tradizione e dell’eleganza. E l’eleganza è sempre misura in tutte le cose. Appartenere ad un’associazione significa rispettarne le regole, i toni, la cultura. Debordare non è mai segno di eleganza”.

Si stringe ancora di più il suo rapporto con la città e con il proprio tessuto industriale. Lei, a cui è stata affidata la delega all’immagine di Napoli nel mondo.

“Napoli ora ha bisogno di gente giusta che sappia e voglia lavorare; che sappia interfacciarsi con il mondo. Occorre essere glocal: cioè massima globalizzazione – intesa come internazionalizzazione – e massima localizzazione”.

Pensa di portare la squadra a Palazzo Partanna, giusto per fare incontrare mondi così diversi?

“La sede dell’associazione è una cosa; lo stadio è un’altra. Giusto che ognuno sia “in action” nel proprio ambito. Certo, se Graziano avesse piacere a ospitare qualche giocatore, non avrei difficoltà. Oltretutto Graziano al Napoli porta fortuna. Avrà sempre un mio invito in tribuna d’onore”.

La Redazione

C.T.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno

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