Il Presidente De Laurentiis è intervenuto in diretta ai microfoni di Radio KissKiss Italia nel corso della trasmissione “Siamo tutti ct”. In un ampio discorso in cui ha illustrato la situazione del Napoli, la redazione di IamNaples.it riporta di seguito le dichiarazioni rilasciate dal Presidente: “Sono due partite importanti con Inter e Udinese. Quest’ultima nella seconda parte del Campionato è sempre sorprendente, Guidolin riesce a fare sempre di necessità virtù, e l’Udinese è una fucina di laboratorio dove si sfornano nuovi giocatori immessi subito sul mercato. Guidolin è un allenatore capace, non sa abbattersi alle prime difficoltà, e se nella prima parte del campionato va in sofferenza, nella seconda parte riesce ad istruire i suoi uomini sui suoi schemi di gioco riuscendo a farli assimilare rapidamente. E’ senza dubbio una squadra complicata, una partita difficile anche per l’assenza di Higuain,ma siamo comunque fiduciosi. Giocherà Zapata, che secondo me è un esempio giovane di giocatore che ha fatto abbastanza reti per quel poco che ha dato, per cui dico azzardo il risultato di 0-2 tra Udinese e Napoli”.
Chiarezza anche in chiave mercato, dove De Laurentiis ribadisce la sua apertura ai giovani, e sulla posizione del Napoli nei confronti di Gonalons risponde: “Con Gonalons ci stiamo prendendo il tempo per meditare e pensarci dal momento che ce l’abbiamo. Contro Gonalons non ho nulla, con il suo procuratore abbiamo trovato l’accordo, ma è stato Jean-Michel Aulas che ha puntato i piedi per speculare contro ogni misura. Io mi sono anche esposto perché bisogna dirlo: il valore del ragazzo non corrisponde a quello offerto. Non sono vendicativo, il giorno dopo dimentico qualsiasi scontro supportato o sopportato – aggiunge – del resto il mondo del calcio è fatto così, gli altri si comportano in maniera diversa da noi e mai come ci si aspetterebbe, pensano di avere delle gemme e chiedono determinati soldi. Ma ripeto – prosegue – con Benitez e Bigon stiamo facendo il punto della situazione. Vogliamo puntare ai giovani, sono loro che hanno da un punto di vista psicologico e atletico una crescita. Chi è già cresciuto è anche un po’ viziato e non è detto che possa far sempre bene. Forse può fare bene il primo anno, ma non è detto che si ripeta negli anni successivi. Mi fa più piacere puntare su un giovane, e Benitez credo si stia abituando a questa forma di pensiero perché io non gli chiedo tutto e subito, ma di lavorare per una squadra che diventi forte nel tempo. E voglio citare l’assurdità della contestazione in atto con il Barcellona: come si può contestare un giocatore come Messi che ha fatto 38 goal, dicendo che ha fatto poco: questo per dire che nel calcio si dicono tante cose anche ingiuste. L’importante è divertire, giocare in maniera sportiva, onorando la maglia, e poi c’è il fato, che può essere beffardo o dalla nostra parte. Non pensiamo di essere competitivi sempre contro club che fanno un fatturato di 500 milioni, che poi non sempre vediamo che riescono a vincere. Quando uno gioca con un 4-2-3-1 ed inizia con uomini nuovi non è facile, e la realtà di pareggiare o addirittura perdere è più che mai contingente. Il nostro è un campionato dove si gioca con tante squadre minori, ma che sanno rendersi complicate da battere perché si chiudono dietro ma sono veloci nelle ripartenze. Non dobbiamo pensare che tutti i giocatori sono funzionali nel campionato o al mercato di riparazione, senza escludere gli incidenti che nel corso della settimana possono accadere: mi manca Higuain, mi manca Maggio, e altri giocatori. Non è semplice prevedere tutto perfettamente, basti pensare al Barcellona che non sta rendendo quello che rende, e non pensiamo che con questi incidenti si possa essere sempre competitivi”.
Sull’attuale condizione di Hamsik, il Presidente non ha dubbi sull’indissolubilità del rapporto che ha il giocatore con la Società: “Perché Marek dovrebbe stare sul mercato? Sono i giornalisti a metterlo – sostiene il Presidente – fino a quando Marek non viene da me a dirmi che il viaggio per lui si è concluso nella squadra – continua – fino ad allora mi fa piacere averlo in maglia azzurra. Lui si identifica con tutto ciò che è napoletano, e lo ha recepito alla grande, inserendosi perfettamente nel contesto. Per me Hamsik è incedibile, se sarà lui a venire da me per la volontà di andare via allora se ne discuterà, ma queste sono solo ipotesi “. Il Presidente non lesina parole sulle dichiarazioni sostenute da Marotta, direttore generale della Juventus, e sulla polemica sfociata dall’ attributo “provinciale” De Laurentiis risponde con diplomazia: “Come giudico Marotta ? E’ un uomo che mi sta simpatico, è un manager di cui sono rimasto colpito dal fatto di come riesca ad organizzare il concetto di impresa, e lui ha la mentalità da direttore generale, cosa rara nel calcio. Ma l’unico guaio è che non ama andare al cinema, perché se avesse visto il film “Signore e Signori”, capirebbe che la ricchezza italiana risiede nella provincia, e chi ha paura di essere provinciale accusa gli altri di esserlo”.
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