Interviene ai microfoni di “Marte Sport Live” il presidente De Laurentiis sulla vicenda di Hamsik e sul mercato in generale. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it.:
“Le parole di Hamsik sono state strumentalizzate, create ad arte dai media e dai procuratori per creare un caso, che per me non esiste, è incedibile a meno di una proposta indecente, che ti lasciano senza fiato. Lui viene spesso criticato dai tifosi, perchè si guarda solo quando segna, invece lo slovacco fa un lavoro oscuro e nel Napoli è fondamentale. I sogni restano tali, gli azzurri non sono secondi a nessuno, c’è un pubblico meraviglioso che non si trova da nessuna parte, Raiola è una persona molto preparata ma ha capito che con me si sta scontrando contro un muro e vorrebbe aggirare l’ostacolo in altra maniera. Non faccio sponde per nessuno, fate le persone serie e se ci sono offerte concrete allora ne potremo parlare. Alcune frasi di Hamsik non sono le sue, perchè se così fosse, avrebbe detto una battuta infelice. I tifosi hanno un loro codice immediato, reagiscono a tutto quello che sentono, però il ragazzo è un vero professionista, una persona seria e quindi smettiamola di scagliarci contro di lui. Ogni anno si teme una “cessione illustre” del Napoli ma alla fine non solo io li ho tenuti ma la cosa strana che non ho mai ricevuto offerte, devo comunque parlare con il ragazzo per capire la situazione. Per quanto riguarda Lotito, non è una palla al piede; lui soffre di vittimismo, sono affermazioni improprie, nessuno dei club che ha menzionato ha avuto aiuti dal fisco. Ho preso il Napoli dal nulla, quindi se fossi in Claudio peserei molto le parole, lui è stato salvato da un decreto spalmadebiti e la Lazio non è partita quindi dalla serie C. Pastore e Sanchez non svolgono il ruolo di Hamsik. A Criscito gli avevamo offerto più di quello che lui ha detto, non sono entrato nella trattativa perchè ci ha pensato Bigon, però, saremmo stati stupidi a dargli di meno di quello che guadagnava al Genoa. Sono estremamente innamorato del Napoli, quello che faccio è fatto in buona fede, comunque le voci è giusto che si diffondano, fa parte del gioco. La nostra politica sui diritti d’immagine rappresenta una questione culturale, io mi siedo a trattare con una serie di avvocati, discuto con gli interlocutori e cerchiamo di arrivare alla risoluzione dei problemi. Ho deciso di attuare questo stratagemma per dare una svolta a questo sport, nessuno può levare a me la voglia di fare l’imprenditore, altrimenti farei la fine dello stupido, non voglio più portare il Napoli al fallimento. L’Adidas e la Nike chi sono per tenere in ostaggio i calciatori? E’ una prevaricazione da parte loro, loro devono essere liberi e non schiavizzati”.
La Redazione
A.S.
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