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De Laurentiis: “Grandi ragazzi, Napoli è con voi”

Il twet del presidente azzurro: "San Siro sembrava il San Paolo per la presenza dei tanti napoletani"

Prima: «Forza ragazzi: tutta Napoli, tutti i veri napoletani e i nostri tifosi sono con voi. Guardate negli occhi il diavolo. E senza paura». E dopo: «Complimenti ai ragazzi, una grande partita. E complimenti ai nostri tifosi: sembrava di essere al san Paolo». Il calcio del Terzo Millennio è un cinguettio ad oltranza, messaggi diretti che vanno al cuore della gente: e mentre Milan-Napoli sta per cominciare e non appena è finita, il tweet di De Laurentiis diviene un appuntamento fisso, un’esigenza, un desiderio per condividere il proprio stato d’animo con quella folla che incanta e trasforma san Siro in una piccola Fuorigrotta.

IL RIENTRO – Il volo continua, perché al rientro da una decina di giorni in giro per il Mondo, ci sono già una serie di aerei che sembrano pronti sulla pista di Capodichino, destinazione Champions: ma in quelle centocinquanta battute circa – utili per festeggiare il pari e il più quattro confermato sul Milan – l’entusiasmo resta controllato, recintato in una nottata d’azzurro tinteggiata, con i cori del settore ospiti che fendono l’aria e la consapevolezza d’aver fatto un passo (da gigante) in avanti. «Una grande partita». 
IO SONO QUA – E’ qui la festa, in quel clima di gioia scatenata che al novantaquattresimo s’impadronisce delle tribune, nel De Laurentiis che ha scelto il social network per esprimere la propria gratitudine alla squadra e a quei diecimila circa che cantano e sembrano non vogliano fermarsi. Milan-Napoli è andata e pure la cabala – sfidata decollando il giorno tredici per non saltare l’irrinunciabile appuntamento di san Siro – finisce nella giostra, inghiottita da un pareggio che è quasi un passepartout per l’Europa che conta: «Grandissimi nostri tifosi». Milan 1 e Napoli 1: non c’è più lo spauracchio dello scontro diretto e c’è il futuro da (ri)afferrare al volo. 
IL LEONE – E’ (quasi) fatta: meno sei, con il Milan che rimane a quattro punti, con un calendario non proibitivo, con il diavolo costretto ad andare a far visita alla Juventus, con gli scenari che possono mutare anche in fretta, già domenica, e con il Napoli che ribadisce, quando ormai la gara è archiviata, d’essere un solo corpo ed una sola anima attraverso l’istinto di Gokhan Inler, che con i compagni ancora sotto la doccia fa il…De Laurentiis e twitta, perché certe sensazioni non vanno compresse, anzi vanno espresse rapidamente: «Abbiamo difeso il secondo posto con onore e a testa alta». 
CHE EMOZIONI – E’ musica per quelle orecchie però meglio far finta di niente e ignorare l’eco che stordisce: the champioooonnnnsss è l’estasi già assaporata nella passata stagione, è una dolce ninna nanna che verrà, ma la scaramanzia è d’obbligo ed ancor prima di provare a piombare con la testa in quella dimensione onirica, De Laurentiis s’incolla con i piedi per terra, con le dita sulle tastiere e cinguetta quel che sente, quel che gli ha suggerito un san Siro modello san Paolo: «E’ stata una grande partita e sono stati grandi i nostri tifosi. Complimenti». 
COUNT DOWN – Il Cagliari e poi il Pescara, l’Inter e poi Bologna (ch’è già stata fatale quest’anno, che lo è stata anche nella passata stagione), il Siena e infine, il 19 maggio, la Roma, all’Olimpico, lo stadio del 19 maggio, dunque quello del trionfo: trentaquattro giorni ancora, prima di riuscire a conoscere – e definitivamente – cosa sarà del Napoli, quale sarà il proprio destino. Per ora, un cinguettio che vuol dire buona notte o forse buon giorno. 
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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