MILANO – Agli show è abituato. Ma quello che Aurelio De Laurentiis ha regalato ieri sera al sorteggio del calendario della serie A 2011/2012 è senza precedenti. Il presidente del Napoli infuriato perché, a suo dire, la sua squadra sarà costretta a giocare contro grandi squadre a ridosso dei match di Champions League, ha lasciato gli studi e la diretta Sky. «Siete delle m… Lascio il calcio e torno solo al cinema», ha urlato visibilmente alterato. Il presidente del Cagliari Cellino ha cercato invano di inseguirlo fuori degli studi tv per cercare di calmarlo. «Mi vergogno di essere italiano – ha aggiunto De Laurentiis ai cronisti -. Penso di cambiare paese e cittadinanza». Parole di fuoco prima di fermare addirittura un ragazzo in scooter lungo la strada e farsi dare un passaggio (ovviamente senza casco) per sfuggire a telecamere e taccuini. A far saltare i nervi al patron azzurro, in particolare, il sorteggio della 3ª e della 6ª giornata, a cavallo di impegni europei, che vedono rispettivamente Napoli-Milan e Inter-Napoli. Il presidente della Lega Calcio, Beretta, poco prima si era detto convinto che il prossimo campionato «comincerà col clima giusto». La serata dei calendari ha detto l’esatto contrario.
Il computer ha destinato una partenza dura ai campioni d’Italia del Milan: esordio in trasferta a Cagliari, poi Lazio in casa e viaggio a Napoli. La Juve, dopo un avvio in salita a Udine, inaugurerà il nuovo stadio ospitando il Parma alla 2ª giornata. Conte già dopo tre turni incrocerà il suo passato a Siena. Il primo derby sarà quello romano in calendario alla 7ª a metà ottobre, mentre per la stracittadina milanese bisognerà attendere addirittura la penultima giornata del 15 gennaio 2012.
La nuova Inter di Gasperini ha sulla carta un avvio soft contro il Lecce al Meazza, mentre la nuova Roma di Luis Enrique scatta in trasferta da Bologna. E la partita dei veleni di Calciopoli? Inter-Juve alla 10ª a San Siro. Agnelli rivuole gli scudetti strappati da Calciopoli, Beretta rivela che c’è una proposta di Abete per mettere la parole fine a una querelle infinita. «L’ho trasmessa alle società e vedrete che questa discussione si farà», ha detto Beretta. Siamo sicuri?
Fonte: Leggo
La Redazione
M.V.
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