Irrompono nel bel mezzo delle polemiche sulle responsabilità del mare inquinato nel golfo di Napoli, le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis. Sabato, a margine di un convegno svoltosi sull’isola verde, il presidente del Napoli ha voluto dire la sua sul fenomeno del mare sporco che in questi giorni stringe d’assedio tutta l’area del golfo. Parole non certo tenere nei confronti degli amministratori isolani («devono essere cacciati a calci nel sedere»), ritenuti responsabili del disastro ambientale. «Qui ad Ischia ho fatto il bagno in una cloaca» ha riferito, usando in realtà termini ben più coloriti, De Laurentiis ai numerosi presenti. E nel giorno in cui a Verdi e Legambiente la Regione è stato impedito di visitare il depuratore di Cuma (il sospettato numero uno dell’inquinamento marino in atto), l’esternazione del presidente del Napoli è diventata un tormentone su tutti i social network, alimentando i commenti del popolo della rete.
Insorgono sindaci e rappresentanti di categoria, che da tempo puntano invece il dito sulle responsabilità della Regione. La quale – nonostante tutti gli annunci – non sblocca i fondi per la realizzazione dei depuratori. Una telenovela che ha avuto inizio nel lontano 1976. «De Laurentiis è un buon imprenditore, che capisce di calcio e di affari ma – risponde subito il sindaco di Forio Franco Regine – non conosce i fatti amministrativi e neppure il territorio. Non vale la pena fare polemica su questo suo ennesimo cinepattone».
Un «cinepanettone» che però trova, per così dire, molti spettatori pronti all’applauso. In tanti ricordano lo sguardo sconcertato di Nina Moric, che qualche giorno fa ha rinunciato al bagno al largo. E l’attrice e modella Kelly Brook, in questi giorni in vacanza nell’isola con il fidanzato, sottolinea: «Questo mare così sporco è un oltraggio. Di chiunque sia la responsabilità, il problema va risolto subito. E fa bene chi alza la voce per protestare». Il sindaco di Lacco Ameno, Carmine Monti, è lapidario: «Se a De Laurentiis o ad altri l’isola non piace, vadano altrove». Critico anche il presidente di Federalberghi Ermando Mennella. Più politico e tecnico l’intervento del sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, che invita a cercare i colpevoli del disastro di questi giorni in quel governo regionale «che lo stesso De Laurentiis – sottolinea – ha pubblicamente sostenuto alle ultime elezioni». Ferrandino ricorda che «non sono gli enti locali i responsabili della depurazione, ma la Regione, su delega dallo Stato. Pertanto noi come isolani siamo danneggiati dalle schifezze che arrivano nel nostro mare dalla costa napoletana a causa di depuratori che non funzionano. Dov’è la Regione? Dove sono i soldi a lungo promessi per completare il depuratore di San Pietro e avviare i lavori per quelli di Casamicciola e Forio?».
Tranciante il giudizio del sindaco che oltre all’assessore Romano (annunciata la class action nei suoi confronti) non risparmia attacchi anche all’assessore De Mita, in questi giorni in vacanza a Ischia. «Su questioni fondamentali come depurazione mancata delle acque, trasporti marittimi nel caos, tagli alla sanità ed all’ospedale, e assenza di iniziative per il turismo, la Regione è allo sbando. Dunque taccia anche De Mita, che è venuto a Ischia a fare le terme e che come il suo collega Romano è bravo solo a distribuire dichiarazioni infondate, millantando adesioni dei comuni isolani al suo progetto. Che per quanto ci riguarda – è la conclusione – si concretizzerà solo quando De Mita mostrerà con chiarezza quanto del budget del turismo viene assegnato all’isola d’Ischia».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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