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De Laurentiis esalta Walter: “Continuerà a portarci in alto”

Il produttore difende le scelte di mercato «E da qui nessuno parte»

De Laurentiis a Radio Marte comincia con la difesa a Mazzarri. «Che colpe volete dare a Mazzarri? Sulla sconfitta dell’Olimpico c’entra poco. Aveva fuori per squalifica Zuniga e Gargano, con Maggio out e Dossena fuori forma, senza gli esterni era giusto cambiare. Potevamo pareggiare o vincere. C’era un rigore netto su Pandev e un fuorigioco inesistente su Cavani. Britos è stato fuori tanto tempo e ha fatto quello che poteva fare, al massimo è Inler sul rigore responsabile di un retropassaggio troppo corto».
La lotta per il terzo posto. «Può capitare di tutto. Le difficoltà le hanno tutte, anche la Lazio, l’Udinese, il Milan ha avuto problemi dopo l’eliminazione in Champions. Al di là dei risultati però, noi siamo già vincenti sulle regole del fair-play». Sulla sfida di stasera al San Paolo. «L’Atalanta è una squadra complicata e ha ottenuto dei risultati di una certa rilevanza. Ha dei giocatori come Denis e Cigarini che ogni volta vengono a Napoli vogliono dimostrare che mi sono sbagliato ad allontanarli». Poi la riconferma dei tre tenori. «Abbiamo un progetto solido che andrà avanti. Chi resta o chi parte lo decide chi ha in mano i contratti».
Lo sguardo alla finale di coppa Italia. «Abbiamo una tifoseria molto corretta che è maturata e lo dimostrerà anche a Roma il 20 maggio, trecentomila hanno la tessera, mi devo anche preoccupare degli altri 900mila che non ce l’hanno. Il Viminale sta esaminando il quadro organizzativo. Deve essere una festa, ci sono gli occhi di tutta l’Italia. È una manifestazione all’insegna dello sport, dell’amicizia, del rispetto di due tifoserie che rappresentano 20 milioni di italiani. Se La Juventus dovesse vincere lo scudetto, poi la Supercoppa Italiana sarà rigiocata dalla due squadre. Con loro c’è una sorta di gemellaggio». Il concetto dei giovani. «Non dico che devono giocare i più giovani o i meno giovani. Dico che bisogna prendere spunto dalla Spagna con il Barcellona B che fornisce dei giovani al Barcellona A durante il campionato. Se avessi avuto il Napoli di B, credo che Insigne avrebbe giocato qualche gara in A. Questo non significa che contesto la gestione di Mazzarri». Il mercato. «Abbiamo fatto qualche sbaglio nel mercato ma non possiamo sbagliare? Ci prendiamo le nostre responsabilità a difesa dei nostri colori sempre a testa alta. Bigon si sta comportando da tifoso napoletano». La rosa. «Numericamente era giusta. Erano quattro i centrocampisti ma Donadel si è infortunato ed è rimasto sempre fuori. Sugli esterni abbiamo tre elementi, Maggio, Dossena e Zuniga. Se vanno tutti fuori nello stesso momento è normale che ci siano dei problemi». Un consiglio a Platini. «Farebbe bene ad anticipare la trasformazione della Champions».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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