In mattinata De Laurentiis ha partecipato a un convegno a Roma della Lega Pro sulla riforme del calcio professionistico presso la Scuola di Polizia. E alcune sue dichiarazioni riportate da agenzie e siti hanno fatto molto rumore. «Se potessi costruire un nuovo stadio abolirei le curve», la prima. «I miei tifosi mi hanno detto nel caso di una ristrutturazione del San Paolo: “presidente se lo fa costruisca i gradoni perchè noi i seggiolini li spacchiamo”. Ho risposto: le norme Uefa ce li impongono addirittura di 33 centimetri e non da 25 come li abbiamo ora», la seconda. «Rummenigge, dirigente del Bayern, mi ha detto molto preoccupato che loro hanno solo 300 tifosi di curva che vogliono venire da noi per imparare a fare casino», la terza.
Su tutti gli argomenti è tornato nel pomeriggio ai microfoni di Sky Sport e Radio Marte, con una serie di puntualizzazioni sugli argomenti esposti in mattinata davanti ad alti dirigenti di Federazione, Coni e Leghe. «Abolire le curve? Io adoro le curve perchè so quanta sofferenza e tifo c’è al loro interno, so quanto sostengono il calcio nello stadio. Ma se li metto lontani dal terreno di gioco come al San Paolo si perde otticamente la possibilità di vedere la partita. Immagino così nei nuovi stadi di poter dare i migliori punti di osservazione possibili a tutti i tifosi, anche a quelli che pagano 10 euro e non solo a quelli che ne pagano 100. Per questo abolirei le piste di atletica e costruirei soltanto due tribune a ridosso del campo di gioco, da 25mila posti. Al posto delle curve che sarebbero più lontane come visuale metterei delle aree ristorante. Ho il massimo rispetto della passione e della tifoseria, la mia è un’idea per i nuovi stadi in modo da poter regalare un prodotto migliore a tutti quelli che verranno negli stadi. È impossibile pagare 30-40-50 euro per un biglietto. Ovviamente io mi sto adeguando al calcio moderno, se fosse per me sarebbe tutto diverso», questa la sua precisazione in riferimento al concetto di abolire le curve. «I tifosi mi dissero che preferiscono poter saltare sui gradoni e non sui seggiolini per poter fare meglio le coreografie, per poter saltare di gioia. Ma c’è una normativa Uefa da rispettare che prevede la presenza dei seggiolini. Ho chiamato i tifosi delle curve dopo la coreografia del Vesuvio in Napoli-Juventus. Io voglio parlare con i tifosi, io lavoro per loro. Non capisco perchè non posso parlare con loro perchè altrimenti i magistrati vengono a cercarmi», queste le sue dichiarazioni in merito ai seggiolini del San Paolo.
«Rummenigge mi raccontò che i tifosi più caldi del Bayern Monaco erano rimasti colpiti dalla coreografia del San Paolo in occasione della partita di Champions League e soprattutto dai fuochi artificiali e che avrebbero voluto fare la stessa cosa in occasione delle loro partite casalinghe chiedendo simpaticamente la consulenza ai tifosi napoletani», in merito alla frase che i tifosi bavaresi avrebbero voluto prendere insegnamento dai tifosi napoletani su come fare casino.
De Laurentiis si è soffermato molto sulle innovazioni del mondo del calcio. «L’altra necessità è rivedere il format dei campionati perchè non possiamo metterci altri 10 anni per ridurre la serie A a 16 squadre. Importante formare i giovani del futuro perchè non possiamo continuare a comprare all’estero: basterebbe iniziare a schierare le nostre squadre Primavera in Lega Pro. Non bisogna mai stare fermi sulle proprie barricate».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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