Nessuno tocchi Benitez. E tantomeno il Napoli. De Laurentiis alza l’alabarda, di qui non si passa: chi vuole criticare il Napoli di Livorno o il suo atteggiamento troppo accorto contro le piccole della serie A trova nel presidente azzurro un fiero oppositore: «I conti si fanno a fine anno e della gara di domenica non ha senso parlare», avverte senza alzare la voce prima di fare il suo ingresso all’assemblea della Lega a Milano.
Accigliato e senza l’ombra di un sorriso, a parte quando si complimenta per l’Oscar a Paolo Sorrentino, il presidente azzurro replica a chi, secondo lui troppo frettolosamente, critica e getta ombre sul suo amato tecnico. Gelido e sintetico nell’ira, accusa: «È un gioco al massacro che si fa dopo ogni partita dicendo spesso tante banalità: c’è la partita in Europa, c’è chi è fuori e chi rientra… cose che conosciamo a memoria». E che, ma non lo dice, lo infastidiscono. Nessuna parola contro la squadra che nelle ultime sette partite di campionato è riuscita a battere solo Milan e Sassuolo. Nulla che possa incrinare la sua fiducia totale dell’operato dell’allenatore di Madrid.
L’avvertimento è chiaro: guai a chi tocca Benitez. «Ne riparleremo alla fine del campionato», sussurra quasi chiedendo che tutti i giudizi sulla stagione debbano essere spostati a maggio. Ovvio che lo stesso presidente sia deluso per il pareggio in Toscana contro la terzultima in classifica. Ma sa bene, ne è ormai convinto, che sia il prezzo da pagare alla rivoluzione fatta la scorsa estate. Nel frattempo, il patron è contento – e non poco – per quello che Rafa ha fatto fino ad adesso: anche perché il Napoli ha ripreso domicilio in pianta stabile nell’attico del calcio italiano.
Ma De Laurentiis non ha mandato giù i commenti al suo Napoli. Troppe critiche per una squadra che ha comunque gli stessi punti di un anno fa (52 punti, per l’appunto) dopo aver rivoluzionato quasi per intero la rosa: «È un gioco al massacro». Non gli sono piaciuti gli aggettivi che domenica sera sono circolati nei commenti televisivi e ieri mattina sui giornali.
De Laurentiis non cade nella trappola: non gli va di giudicare il Napoli, il suo Napoli, per la prova di Livorno. Anche se è l’ennesima prestazione in ombra del girone di ritorno. Una partita che ha deluso persino Rafa Benitez. Il presidente è stato comunque chiaro con la squadra: l’obiettivo, il vero obiettivo della stagione, è il secondo posto e dunque il ritorno in Champions senza passare per il preliminare di agosto. Tutto il resto è gloria. Effimera. Sia la Coppa Italia (ma c’è solo la finale da giocare) che l’estenuante Europa League che getta gli azzurri in un vortice di impegni scandalosamente faticosi (lo ha detto anche Conte prima di partita per la Turchia).
Solo che rialzarsi adesso è obbligatorio, a partire già dalla sfida con la Roma. E chissà se ci sono le forze per farlo. Ieri Rafa e de Laurentiis si sono sentiti come spesso succede. È una stagione di transizione, anche il presidente lo ha ammesso. «In estate costruirò la squadra che il prossimo anno lotterà per lo scudetto», ha detto qualche settimana fa infiammando il cuore dei tifosi.
Il Napoli di Benitez, d’altronde, ha qualcosa in comune con quello di Mazzarri: il cammino con le piccole. Sono anni, infatti che questo Napoli cade e si rimette in piedi, precipita in picchiata poi miracolosamente alza il muso e torna a galleggiare. «Up and down» nelle prestazioni, su e giù, anzi giù e su, che mal di testa. Ora è arrivata la mezza caduta di Livorno, che portano a 15 i punti persi contro le ultime otto in classifica: per fortuna il secondo posto è sempre raggiungibile. Il tecnico spagnolo, amatissimo da De Laurentiis, cullava il sogno di una vittoria al Picchi per arrivare allo scontro diretto con la Roma con 4 punti di distanza. Invece il successo non è arrivato e la delusione, di tutti – De Laurentiis compreso, sia chiaro – è enorme. A questo punto il derby del Sud di domenica diventa decisivo più per il Napoli che per la Roma. Di certo De Laurentiis non ridimensiona neppure di un millimetro la sua stima e la sua fiducia in Benitez. Il Napoli, comunque, si consola con Facebook. Oggi la società annuncia che la pagina Facebook ha raggiunto i 2 milioni di fans.
Fonte: Il Mattino
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