L’affare d’inizio secolo nasce nella calura di luglio 2010, in un mercato apparentemente piatto e un vulcano che implode in Aurelio De Laurentiis, tecnicamente proiettato su Palermo. E’ un’estate bollente, con il fuoco che cova sotto la cenere d’un rapporto con Quagliarella ormai bruciacchiato, e la necessità di inventarsi soluzioni alternative. Cavani sbuca dal cilindro, in teoria; in realtà, invece, è un colpo tenuto avvolto nel mistero, incellophanato nella segretezza più assoluta, fino alla firma del contratto. Il bomber arriva in cambio di 17 milioni di euro ma il pagamento è quadriennale e quei gol costituiscono – in pratica – interessi d’un leasing che costituisce un’innovazione: il Napoli versa subito 4 milioni di euro, poi nell’estate scorsa riconosce, come diritto di prelazione per l’acquisto, la seconda rata, di altri quattro milioni; e ora, cullandosi sulle reti di Cavani, tranquillamente s’avvia a saldare il conto: quattro milioni di euro ancora nel giugno 2012, gli ultimi cinque nel 2013. Matad’or, ovviamente.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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