È rimasto seduto al suo posto in tribuna per almeno un quarto d’ora dopo la partita. Anzi di più. Deluso ovviamente il presidente De Laurentiis, in compagnia della moglie Jaqueline e dei figli Luigi e Edo. Un’amarezza grandissima, quasi stentava a crederci. Invece al «Dall’Ara» si è consumata la seconda enorme delusione di una stagione costellata comunque da altre numerose soddisfazioni. Alla notte da incubo di Londra ora si affianca il pomeriggio nero del Dall’Ara. Il presidente del Napoli è rimasto a lungo al suo posto in tribuna per motivi di sicurezza, era infatti circondato dagli steward della società, durante la rissa che si è scatenata in campo infatti, numerosi tifosi del Bologna si sono rivolti a lui con parole grosse.
E così è stata presa la decisione di far prima defluire i tifosi bolognesi e poi di lasciare la postazione in tribuna centrale al «Dall’Ara». I tifosi napoletani invece nonostante l’amarezza per il ko si sono avvicinati al patron per scattare fotografie e scambiare qualche battuta. il presidente li ha rassicurati dicendo loro «abbiate fiducia». In quel quarto d’ora d’attesa saranno passate tante cose per la testa del presidente che è rimasto con lo sguardo fisso sul campo. Sfugge il terzo posto alla penultima curva e sfugge la prospettiva del preliminare di Champions, una questione di prestigio e di soldi, ovviamente. Una questione anche in termini di investimenti per la prossima stagione. Delusione enorme, uno dei giorni più amari da quando è presidente del Napoli in questi sette anni caratterizzati soprattutto da grandi successi.
Tante cose saranno passate per la testa del presidente De Laurentiis e tra queste il desiderio di rivincita e di rivalsa a cominciare dall’appuntamento dell’Olimpico di Roma, la finale di coppa Italia. Il calcio ti toglie e ti dà e ci sono le possibilità per rifarsi. Prima l’ultima giornata di campionato con il Siena con le residue speranze di potercela fare per la Champions e comunque l’obiettivo di arrivare il più in alto possibile. Poi la possibilità di vincere il primo trofeo, la coppa Italia. Quindi il progetto sul Napoli da dover costruire per la prossima stagione, quello che comunque sarà un’altra annata da vivere da protagonista sia in Italia che in Europa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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