IERI mattina, a Roma, il numero uno azzurro ha incontrato Giancarlo Abete, il presidente della Figc. «Così non va…». La tensione resta alta, ma lo scontro frontale con il Palazzo è stato evitato. Abete ha ascoltato le proteste di Aurelio De Laurentiis sui calendari e ne ha compreso la buona fede. «Non mi sono infuriato soltanto per il Napoli. Le squadre che giocano in Europa dovrebbero essere più tutelate. Poi ci lamentiamo del sorpasso della Germania e per il posto che abbiamo perso in Champions League…». Per il presidente azzurro, dunque, non scatterà il deferimento, anche se Preziosi aveva reclamato una dura punizione per il suo collega («Basta con questi insulti, se ne ritorni a fare il cinema») e qualche altro dirigente si è offeso. Ma il produttore cinematografico, novello picconatore del calcio italiano, non se ne cura e andrà avanti per la sua strada, spedito. S’annuncia infuocato l’esordio in campionato proprio contro il Genoa, il 28 agosto al San Paolo, che è stato anticipato al pomeriggio (18) per esigenze tv. Un’altra notizia sgradita per Mazzarri. L’allenatore, dopo il clamoroso sfogo di De Laurentiis in tv (boom di contatti per il video della fuga in motorino su You Tube), ha rinviato a tempi migliori la sua analisi sul sorteggio del calendario. Oggi l’atteso confronto tra i due nel quartier generale di Dimaro, dove sono già in fermento i tifosi. “C’è solo un presidente”, hanno cantato in 500, ieri mattina, per ribadire il loro appoggio al numero uno della società nel braccio di ferro col Palazzo. Plebiscito a favore del produttore cinematografico anche nei due sondaggi lanciati da Sky e Radio Marte. Il Napoli si sente pesantemente danneggiato. La miccia è stata accesa dal sorteggio dei calendari. «Saremo costretti ad affrontare il Milan di Allegri, l’Inter di Gasperini e la Juventus di Conte, in campionato, proprio a ridosso delle prime super sfide di Champions League che ci aspettano», ha alzato la voce De Laurentiis. Le gare di alta classifica con rossoneri (16 settembre), nerazzurri (2 ottobre) e bianconeri (6 novembre) saranno infatti precedute da altrettanti impegni infrasettimanali in campo europeo. Ma con Abete, durante l’incontro di ieri a Roma, il presidente azzurro ha firmato una tregua. Il numero uno della Figc sembra disposto a favorire il progetto del calcio rosa, così caro al produttore cinematografico. Il primo passo è stata una telefonata al commissario della Federazione calcio femminile, Carlo Tavecchio. «Scommetto che il futuro del pallone sono le donne: voglio realizzare una lega professionistica e creare un team di ragazze che giochi allo stadio al San Paolo». Ma a De Laurentiis sta a cuore specialmente il Napoli. E’ totale il suo impegno per ridurre il gap con le grandi tradizionali, che è prima economico e poi tecnico. Ecco il motivo dell’ultimo sfogo del numero uno azzurro, le cui richieste prima del sorteggio dei calendari sono state completamente tradite. «Basta, me ne ritorno a fare cinema », era stata la sua reazione immediata. Invece non sarà così. Il presidente resta in sella e riparte all’attacco. Oggi, sotto gli occhi del cardinale (già arrivato ieri sera a Dimaro), parte la nuova sfida.
Fonte: Repubblica
LA Redazione
D.G.
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