Irrompe De Laurentiis per lui. “Proviamo a vedere il lato buono della faccenda che francamente mi sa tanto di invidia e della favola della volpe e l’uva”. L’uruguaiano non da peso a tali voci. “A me interessava giocare in un club importante e il Napoli è la società che ha dimostrato di volermi concretamente e più di ogni altra“. Il presidente conferma. “Parlavo con Zamparini da tre mesi poi ho capito quando era il momento giusto per l’affondo. Alcuni hanno parlato di club importanti interessati a comprarlo anche a cifre più grosse, ma nessuno si è fatto avanti con moneta sonante sul tavolo“. Su Lavezzi, Edinson spende parole di elogio sull’aspetto della generosità e delle qualità tecniche. “La squadra mi ha accolto benissimo, mi sono sentito come a casa e poi il gesto del Pocho, giocatore strepitoso, mi ha davvero fatto felice perché al 7 tengo in modo particolare”. Sul ruolo non si sbilancia e mostra umiltà. “Innanzitutto le scelte sui titolari di volta in volta non spettano a me, ma a Mazzarri con il quale ho già parlato visto che mi ha voluto conoscere. Il Napoli ha un ottimo potenziale lì davanti e io mi impegnerò molto per dare una mano importante. Nei ruoli offensivi non ho problemi a giocare dove il Mister lo riterrà opportuno. Io non prometto 20 o 30 gol, ma il massimo impegno per ripagare l’entusiasmo con il quale mi hanno accolto i tifosi ieri sera”. Il duetto con il Patron entra nel vivo. “Se sono pronto? Dopo il mondiale ho staccato 20 giorni per godermi l’affetto dei miei cari. Devo riconcentrarmi per entrare nel vivo di questa tappa decisiva della storia del Napoli che sta per iniziare“. Gli fa eco De Laurentiis. “Le coccole sono importanti, ma ora lui da buon Soldato di Dio deve ricarburare presto per la causa azzurra”. L’argomento Gargano, suo connazionale è lo spunto per un ragionamento complessivo sull’ambiente partenopeo e sul futuro. “Walter è un amico, con lui ho giocato nel Danubio e abbiamo vinto il campionato. Mi ha sempre parlato bene di Napoli e anche quando sono venuto a giocare qui mi sono reso conto del calore impressionante che arriva dagli spalti. I tifosi ti fanno sentire importante e questo per un giocatore accresce i valori professionali ed emozionali. In questa città si respira entusiasmo”. Il presidente conferma e rilancia. “I tifosi sono la nostra benzina e io dopo quello che è successo lo scorso anno, come sapete, voglio mettere i tasselli per il futuro al posto giusto. Attiveremo il Napoli Channel che sarà un luogo di informazioni giornalistiche ma anche di confronto con i sostenitori, Inoltre vorrei costruire un ponte qui a Castel Volturno dove c’è il fiume e dall’altra parte costruire 8 campi regolamentari per far crescere i giovani e dare, di concerto con l’Holiday Inn, alloggi ai ragazzi”. Sulle tre competizioni o “competenze” come dice lui, poi corretto dal presidente, non mostra preferenze. “Sono cresciuto con la mentalità giusta e la voglia di vincere. In campo si va sempre per fare bene indipendentemente dalla partita o dall’avversario”. Il mondiale è argomento ancora vivo nel giocatore. “Nessuno avrebbe scommesso un euro su di noi, ma la forza del gruppo, così come quella del Napoli, ha fatto la differenza. L’esperienza in Sudafrica mi ha fatto fare un passo avanti nel processo di maturazione personale”.
LA REDAZIONE
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