Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, nel corso della trasmissione Radio Goal.
“Scudetto sogno e non utopia? Ancelotti è un grande, sia come uomo che come allenatore, da lui mi aspetto qualsiasi frase. Per lui, dopo tanti anni lontano dall’Italia, è stato come un rinascere, sta lavorando insieme ad una squadra in cui crede fortemente, con tanti giovani talenti. Ci ha messo molto meno a far girare la squadra come voleva, facendo tesoro del calcio di Sarri, introducendo però anche le sue idee.
Mi parlano del mercato di gennaio, ma non abbiamo ancora visto Meret, Younes, Ghoulam, Chiriches, Verdi. Di cosa dobbiamo aver paura, di cosa dobbiamo parlare? Se dobbiamo poi per forza fare il calcio virtuale, giocando virtualmente e facendo il mercato, allora invito i tifosi a fare una squadra virtuale, visto che ora i campionati di questo tipo sono tanto in voga. Facciamo una squadra ideale, la finanzio io, e vediamo se vinciamo qualcosa.
VAR? Ho letto le affermazioni di Rizzoli sui 7-8 errori, e mi chiedo perché sia così complicato utilizzare uno strumento tecnologico che deve essere d’aiuto agli arbitri. Se abbiamo una tecnologia del genere, che riesce a vivisezionare un’azione, deve essere la VAR stessa a chiamare l’arbitro ad analizzare le immagini. Siamo noi che paghiamo la Federcalcio, gli arbitri, siamo noi a dover tutelare i nostri investimenti e le aspettative dei tifosi. Bisogna creare un tavolo, altrimenti bisognerà intervenire personalmente, magari chiedendo anche dei danni, cosa che nessuno ha mai fatto.
Chiedere danni per la scorsa stagione? Non ci ho mai pensato, sono una persona al di sopra di ogni sospetto, ma nel nostro calcio c’è stato Calciopoli, quindi si fa presto a pensar male. Bisogna trovare gli strumenti per difendere gli arbitri in primis.
Cavani? Mi ha fatto piacere incontrarlo a Parigi, ci siamo abbracciati e l’ho trascinato nello spogliatoio. È chiaro, qui ha due figli e poi, diciamocela tutta, come fa Napoli a non mancarti? Se ti affacci a Parigi non hai Capri e queste giornate meravigliose, la capitale francese non è vivibile da protagonista per le strade come accade qui da noi. Se a fine campionato, con l’ok di Ancelotti, il PSG ce lo desse in prestito gratuito o ce lo cedesse per una cifra simbolica, visto che è in scadenza, e se lui si accontentasse di 6-7 milioni a stagione, potrebbe tornare. Bisognerebbe, inoltre, spiegargli che la filosofia importante ora è quella dei 24 giocatori.
Perchè alcuni sono andati via? Perchè alcuni dovevano sentirsi protagonisti solo con l’arrivo di uno scudetto, che però non arrivava. Io questo non posso permetterlo, per me uno scudetto deve vincerlo una squadra intera, la società, la città: deve essere il successo di tutti. Sarebbe bellissimo vincerlo, lo so bene, ma la vita è bella perché si vince e si perde, ma è importante farlo con dignità. E noi, di questa, ne abbiamo avuto da vendere”.
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