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De Laurentiis: «Caro sindaco, non smantellare l’arena del tennis»

Il patron punta sulle potenzialità della struttura. De Magistris cauto: «È uno dei progetti da considerare»

«Non smantellate lo stadio del tennis». E’ il «consiglio» che il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, rivolge al sindaco de Magistris. Ospite del circolo Tennis Napoli in occasione della sfida di Coppa Davis tra Italia e Cile, il presidente ringrazia l’amministrazione, guidata da un uomo che, a suo dire, «è persona intelligente e che ci sa fare con queste sfide che fanno bene all’immagine della città» e rilancia: «Adesso, però questo sindaco così intelligente, spero, esca dalle regole della burocrazia e lasci in piedi questa fantastica struttura».

Così, lasciando l’arena sul Lungomare, secondo il produttore, sarebbe possibile “programmare con anticipo manifestazioni internazionali tennistiche, che rappresentano un valido attrattore”. L’auspicio del presidente è che il primo cittadino “ascolti questo, che non è un consiglio, ma un sostegno da parte mia alle cose importanti che sta facendo». De Laurentiis rivela anche che «da visionario» aveva anche lui pensato ad uno stadio sul mare, ma, continua, «costava troppo e poi in Italia si sa, i permessi per le cose belle li negano». Sollecitato dai cronisti il primo tifoso del Napoli si sofferma anche sulle ultime novità alla vigilia della partita di domenica pomeriggio con il Parma. Prima di tutto un pensiero al suo allenatore che taglia il traguardo delle trecento panchine tra i professionisti, al quale augura di arrivare a quota 1000, magari con gli azzurri. Poi, sul manto erboso del campo da gioco San Paolo. «Non abbiamo ancora scoperto se si è trattato di un sabotaggio, ma ora è di nuovo verde e sarà pronto per la prossima partita», assicura.

A quasi un’ora di distanza arriva la risposta dell’inquilino di Palazzo San Giacomo. «Ci saranno una serie di progetti e questo è uno di quelli da prendere in considerazione» dice il sindaco de Magistris, che ricorda come quella per l’arena in terra rossa sul mare sia stata «una battaglia: tanti non lo volevano e invece lo abbiamo fatto. Insieme con il meglio della città», ora, sostiene, «decideremo cosa fare del lungomare per farne il più bello del mondo». Poi, ancora: «Noi abbiamo deciso di candidarci a città dello sport e della musica e se vuoi fare sport e musica tutto l’anno devi avere impianti e attrezzature tutto l’anno. Noi lo faremo perché questo significa investimenti, turismo e lavoro». «C’è ancora qualcuno che non lo capisce – conclude de Magistris – ma a furia di avere la testa dura lo capiranno anche quelli che non lo vogliono capire».

Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno

La Redazione

M.V.

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