Ha scrutato per tutto il giorno il telefonino. Che non ha smesso neppure per un attimo di squillare e di lampeggiare. «Tanti auguri, caro Lorenzo». Anche il suo presidente, Aurelio De Laurentiis, a Los Angeles per ultimare la preparazione del prodotto cinematografico che gli sta più a cuore in questo momento, ovvero il film su Steve Jobs, non si è scordato di lui. Via twitter, perché ormai così ha deciso di comunicare, il patron azzurro ha inviato gli auguri al suo pupillo: «Caro Lorenzo, tanti auguri di buon compleanno. Fatti onore con la nazionale agli Europei». Ieri a Herzlia, a Casa Italia, l’arrivo di papà Carmine e dell’agente Andreotti.
A 22 anni Insigne vive per l’ultima volta l’atmosfera della Under 21. Poi, non avrà più l’età per essere considerato un ragazzino. Subito dopo questa kermesse in Israle, se vorrà indossare ancora l’azzurro dell’Italia dovrà attendere una chiamata di Cesare Prandelli che già tre volte lo ha convocato e che nel settembre dello scorso anno, a Modena contro Malta, lo ha fatto addirittura esordire. Con appena tre partite di serie A sulle spalle.
Lorenzo Insigne si gode il suo ruolo di leader di questa Nazionale che sogna di riportare in Italia l’Europeo che gli azzurri non vincono dal 2004 quando, con Claudio Gentile in panchina, ad essere messi ko furono i serbi con gol extra-lusso firmati da De Rossi, Bovo e Gilardino. Insigne si affida alle cura di Mangia, braccio armato del nume tutelare Arrigo Sacchi che lo segue e lo ammira da sempre. Lo ha seguito anche a Bologna, nella notte che ha dato al Napoli la certezza del secondo posto in campionato.
E Lorenzo si consegna così al 4-4-2 del tecnico di Cernusco sul Naviglio che vive questo Europeo in maniera speciale, perché ha il contratto che scade e tutti in fila per il suo ingaggio. L’Italia di Lorenzo Insigne si presenta come una delle favorite con l’obiettivo di arrivare alla finale del 18 giugno a Gerusalemme.
Per raggiungerlo Mangia non si è fatto mancare nulla, sottraendo a Prandelli Verratti e Destro in una squadra che comprende anche Marrone, Paloschi, Florenzi e Borini. Stasera contro l’Inghilterra sulle corsie laterali giocheranno Insigne (che però non è al top per i postumi di una distorsione al ginocchio) e Florenzi che a turno possono alzarsi sulla linea degli attaccanti per andare a formare un tridente, oppure agire alle spalle delle due punte. In attacco Destro ed Immobile appaiono in vantaggio per giocare dal primi minuto, con Gabbiadini, Borini e Paloschi pronti a subentrare.
In difesa dovrebbero giocare come terzini Donati e Biraghi e come coppia centrale Bianchetti-Regini. Attenzione tuttavia a Capuano che potrebbe trovare un posto tra i titolari. In porta invece spazio a Bardi, reduce da un’ottima stagione a Novara.
A Tel Aviv questa sera, (in campo alle ore 20,30 italiane, diretta su RaiTre e Rai Sport 1) l’avversario è l’Inghilterra, squadra solida, affidata al talentuoso Pearce, a capitan Hernderson e a Tom Ince, figlio del Paul ex Manchester United e Inter; poi i padroni di casa di Israele, che avranno l’appoggio di un’intera nazione e che ha in panchina quel Guy Luzon che finito il torneo approderà alla panchina dello Standard Liegi; infine la Norvegia, che ai playoff ha eliminato niente meno che la Francia. Gran favorita la Spagna che punta sulla cantera blaugrana e su due giocatori della nazionale maggiore come Thiago Alcantara del Barcellona e Isco del Malaga.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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