De Laurentiis stregato da Benitez. Sempre più. Il presidente lo elogia, applaude soprattutto lui dopo il trionfo sulla Roma e il primo obiettivo stagionale conquistato: la finale di coppa Italia all’Olimpico. «Un padre, fratello, amico e non ha paura di cambiare- ha detto il patron azzurro a Radio 24- Benitez incarna tutto il calore che la napoletanità esprime in famiglia. Il suo grado di umiltà mi ha impressionato. Ci siamo incontrati in estate a Londra per una colazione e dopo due ore avevo deciso: Rafa uomo perfetto per casa Napoli», ha aggiunto.
De Laurentiis che invece ha dato una punzecchiatina a Mazzarri, il vecchio allenatore. «La differenza con Mazzarri? Benitez ti dice: Aurelio, dobbiamo cambiare, nessuno gioca il 3-5-2, le grandi squadre d’Europa fanno il 4-2-3-1. Quindi dopo la cessione di Cavani ci siamo adattati a questa soluzione, cercando più alternative e meno egoismi. Mazzarri invece aveva timore di impiegare qualcuno di nuovo. Un esempio? Edu Vargas. L’abbiamo pagato tantissimo e da noi sembrava un fantasma. Sabato all’esordio da titolare col Valencia ha fatto un gol e un assist».
La notte magica contro la Roma, una notte che si aggiunge a tante altre di questi anni azzurri, tanti trionfi, tante partite emozionanti, tante vittorie. «Sono tutti momenti entusiasmanti. Il calcio è adrenalina pura. Ci sono tanti momenti belli in questi anni di Napoli: la promozione in B, quella in A, l’arrivo in Europa. E poi ci sono le bellissime notti europee, le vittoria al San Paolo sul Chelsea, il Borussia e l’Arsenal. L’importante è onorare la maglia e condividere il nostro progetto. Il Napoli deve sempre vincere, mi sono preso una bella responsabilità e stiamo andando avanti».
Il primo obiettivo stagionale è raggiunto: la finale di coppa Italia: il Napoli avrà la possibilità contro la Fiorentina di Montella all’Olimpico di Roma di bissare il successo del maggio 2012 in finale contro la Juventus. La Fiorentina, cioè Della Valle. «Della Valle? Con Diego siamo amici da una vita, ma siamo anche soci. Tra poco apriremo una Disneyworld sul cinema. Probabilmente giocheremo il 7 maggio, poi il 29 saremo assieme a Roma per tagliare il nastro del più grande parco tematico del mondo. Dividere la Coppa? Il Napoli deve vincere. Mi sono preso una responsabilità, una promessa che ho mantenuto perchè il Napoli ha vinto. Al massimo possiamo far finire la finale in parità e poi il Napoli vince ai rigori. Non voglio rinunciare a questo trofeo».
Tre mesi alla finale contro la Fiorentina, ora riparte il campionato: domenica a Reggio Emilia trasferta contro il Sassuolo. Poi l’avventura di Europa League, la trasferta contro lo Swansea. Ma De Laurentiis ha ancora in mente la serata magica contro la Roma al San Paolo, l’arrivo di Diego Maradona in tribuna al suo fianco, il secondo gol azzurro, quello di Higuain, l’abbraccio con il Pibe de Oro. Poi la terza rete di Jorginho, il trionfo, il giro di campo di Benitez e degli azzurri, in maglia gialla, la scaramanzia suggerita proprio da De Laurentiis. Il presidente azzurro aveva assistito già dalla tribuna dell’Olimpico alla semifinale d’andata contro i giallorossi, entrò negli spogliatoi tra il primo e secondo tempo: gli azzurri tornarono trasformati in campo. Poi la grande carica alla vigilia del match di ritorno. «Voglio vincere e voglio la finale di coppa Italia», ha detto ventiquattr’ore prima della sfida. Lo ha ribadito Benitez nella conferenza stampa di vigilia. Detto fatto. Il Napoli ha travolto la Roma. E De Laurentiis guarda oltre. «Ora voglio la coppa».
Fonte: Il Mattino.
