Pensavo fosse amore e invece era un calesse. La penultima sceneggiatura di Massimo Troisi gli valse un David di Donatello e due Nastri d’argento. Nel film del 1991, Troisi raccontava con leggerezza e ironia un contesto familiare dove l’amore, massima espressione della spiritualità, si rivelava poi un calesse, oggetto materiale. Sul quale però si può andare in due. Quello stesso calesse sul quale oggi salgono Aurelio de Laurentiis e Rafa Benitez, per il raggiungimento di un obiettivo comune. Insieme, anche se non è amore. Lo scudetto? Un mese fa ne era convinto il presidente del Napoli, che ieri invece ha scelto la strada della prudenza. Ai microfoni della radio ufficiale, il patron, ha interrotto il silenzio dopo l’eliminazione dalla Champions: «E’ un anno delicato, sarà pieno di insidie ma potrebbe anche rivelarsi ricco di soddisfazioni. In fondo sono cinque stagioni consecutive che andiamo in Europa. Il Napoli è l’unico club italiano che ha questa continuità internazionale. Prima o poi lo scudetto arriverà». Prima o poi, appunto. Mentre la tifoseria rumoreggia per la campagna acquisti ritenuta sparagnina e inadeguata. De Laurentiis è deluso, evidentemente. Ma tiene in piedi l’equilibrio della sua società, non è amore con Rafa, ma sul calesse saranno insieme fino a giugno.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
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