Caccia all’esterno di centrocampo. Balzaretti del Palermo, il sogno azzurro. La conferma da De Laurentiis a Sky. «Balzaretti ha due problemi, non certo Zamparini che è pronto a darcelo. Uno è Alessandro Moggi come agente, che non è mai chiaro nelle contrattazioni, Il secondo, ben più importante, è un problema umano: la moglie che vive e lavora a Parigi e per questo ha trovato il suo equilibrio familiare sull’asse Palermo-Parigi. Se vuol venire a Napoli lo aspettiamo a braccia aperte, altrimenti puntiamo un giovane di 22 anni». Le alternative restano Armero dell’Udinese e Cissokho del Lione.
Vicenda Cavani, blindato per l’ennesima volta dal presidente. «Cavani non è in vendita, se arriva un pazzo che mette sul tavolo cento milioni lo possiamo anche dare. Per me vale tanto perchè ha una conoscenza perfetta dello schema di Mazzarri, a Palermo da seconda punta segnava 12 gol, a Napoli da prima ne ha segnati 33». E qui fa i complimenti a Mazzarri. «Mi sorprende sempre, ecco perchè dal nostro confronto nasce sempre una seria continuità. Mazzarri vuole giocare con una schema diverso e si sta inventando automatismi che non appartenevano agli anni precedenti, lui non si annoia a restare con lo stesso club». Intanto è esploso Insigne. «Mi dicevano che i giovani dovevano maturare in C2 o C1 e invece me li riempivano di calci. Se uno sa giocare può farlo in A, magari sul piano psicologico potrà essere meno esperto. Insigne non ha sfigurato in mezzo ai campioni del Bayern, non mi è sembrato intimidito, ha giocato a testa alta alla ricerca del gol e lo ha realizzato».
I suoi obiettivi, o meglio le sue previsioni. «L’anno scorso dissi quinto posto e ci ho preso. Ora prevedo un terzo, un secondo o un primo posto, poi c’è chiaramente il diavolo che ci mette lo zampino e ci sono anche gli altri. E ci sono allenatori bravi come Sannino e Montella, le più piccole contro le prime sei fanno sempre la partita della vita». Le cessioni dei pezzi da novanta di Milan e Inter. «Fino al 31 agosto c’è ancora molto da operare, non vedo un anno di recessione di Milan e Inter, perchè non è quello che costa di più a valere di più, i valori non sono mai espressi dal denaro e il discorso sta nei valori sportivi. Ci ho sempre tenuto a spingere per i giovani, penso sempre che le squadre debbano essere composte da giovanissimi e ciò sarà di grande stimolo per Inter e Milan per rinnovarsi». L’attacco a Platini. «Secondo me sarà un grosso problema per Platini spiegare come certe squadre possano sottrarsi al fair play finanziario da lui voluto, e non so come farà a motivare le spese del Psg, società per cui lavora il figlio di Michel. Ho parlato con Rummenigge per mettere insieme una ventina di presidenti imprenditori e fare un’alternanza di campionati. Plaitini cerca il consenso per i voti, invece noi siamo convinti che il calcio vero sia in Spgna, Inghilterra, Francia, Italia e Germania».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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