Il futuro è un gommone ( schlauchboot ) spaziale che conduce nell’Olimpo del calcio e quel viaggio elettrizzante avviato sette anni fa raggiunge l’apice di un’escalation con pochi precedenti: la felicità è un attimo, un’ora e mezza, e in quelle emozioni concentrate in quel dettaglio dell’esistenza c’è l’essenza d’un capolavoro impastato con le proprie mani e ora preservato con equilibrio, saltellando a piè pari e quasi glissando sull’amarezza del Cibali, e poi lanciando paracaduti psicologici per prepar l’Evento: «Andremo a Monaco di Baviera a petto in fuori e però stringendoci la cinghia. Ma ce l’andremo sicuramente a giocare». La Storia è in un foglietto del calendario che brilla dalle macerie d’un passato spalato in un settennato d’entusiasmanti stagioni e in questo 2 novembre 2011 – la data simbolo d’una resurrezione assoluta – c’è la sintesi di un’era griffata De Laurentiis: «Il Bayern è una squadra fortissima, noi abbiamo qualche assente e saremo in formato ridotto: ma andremo per giocarcela».
DIECI E LODE – Il conto alla rovescia è l’ossessione collettiva d’una città in fermento ma la passeggiata di avvicinamento che trascina dritto in uno degli stadi più seducenti dell’intero Globo è un inno all’ottimismo che Aurelio De Laurentiis esprime godendo del bello della diretta di Sky e intrufolandosi nei salotti e nell’anima della Napoli in ansia: «La sconfitta di Catania non lascia tracce, perché i ragazzi non hanno assolutamente sfigurato. Devo dire brava alla squadra, devo dire bravo a Mazzarri: devo dare un 10 e lode a questi calciatori che hanno lottato in inferiorità. Pure con un uomo in meno, il Napoli ha sfornato una gran bella prestazione. E ora pensiamo al Bayern».
SAN… GARGANO – Si scrive Catania, però si pronuncia Monaco di Baviera: perché ormai il pensiero fisso è per questa notte tra le stelle che illumina d’immenso, in quel teatro del calcio moderno da attraversare come un museo dell’arte contemporanea e che induce a cancellare di getto ogni malumore per ciò ch’è stato nel «vecchio» Cibali. «Direi che contro il Catania abbiamo pagato l’assenza di Gargano, calciatore molto importante per noi. Santana ha fatto il possibile, si è industriato in un ruolo non suo: ormai è andata. Adesso è arrivato il momento di guardare avanti e di pensare al Bayern, ch’è fortissimo, ma sono certo, so bene che il Napoli affronterà questa corazzata a testa alta».
CARO KALLE – Meno due: ci siamo, un battito di ciglia e si comincia, sfilando in un palcoscenico suggestivo, incrociando la meglio gioventù (e anche i vecchi più arzilli) d’un club con una bacheca grossa (quasi) quanto un grattacielo edificato su ventidue scudetti, quindici coppe di Germania, tre supercoppe tedesche e sei coppe di Lega; e poi, nell’ala internazionale d’un edificio senza frontiere, quattro Champions, una Coppa delle Coppe, una coppa Uefa e due supercoppe. L’Europa che si schiude dinnanzi al Napoli di De Laurentiis è una miniera e quel tuffo nell’oro è un’occasione da sfruttare per arricchirsi «culturalmente» ed accomodarsi con sempre maggiore autorevolezza al tavolo delle Grandi: «Intanto, per quanto mi riguarda, ritroverò con piacere Rummenige che è un amico. Ma poi, soprattutto, chiunque potrà godersi l’Allianz: è un modo per visitare una struttura meravigliosa. E per godere una bella serata di calcio. Lo sappiamo bene che loro sono fortissimi ma noi ci presenteremo a Monaco a testa alta» .
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro