Attraverso le colonne del Corriere del Mezzogiorno ha parlato cosi lo scrittore Maurizio De Giovanni:
“Fosse stato per noi avremmo rinviato volentieri il tutto a una parvenza di normalità nella nuova stagione; pur nutrendo una passione insana per questo sport e, nello specifico, per i colori azzurri abbiamo ritenuto e riteniamo che questo che va a cominciare tutto sia, meno che calcio.
E tuttavia, il Napoli scende in campo: e chiunque ci sia o non ci sia sugli spalti, chiunque sia l’avversario, qualunque sia l’ipotesi di prosecuzione o meno del torneo fino alla dilazionata fine, si fermano gli orologi. Anche perché la stagione infinita ricomincia con una palese, clamorosa ingiustizia: un ritorno di coppa contro una squadra che all’andata ha goduto del proprio pubblico, pur perdendo; e che adesso se la potrà giocare alla pari, senza il calore del tifo azzurro sulla noce del collo. Non ci pare una perdita da poco, considerato che in Bundesliga, il primo dei campionati maggiori a ripartire, il fattore campo è sceso dal cinquanta al venti per cento”.
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