“Vincendo la prossima partita, il Milan sarà in Champions. I rossoneri sono stati primi in classifica per diverso tempo, e non erano nemmeno tra le favorite ad inizio stagione per un posto nella grande Europa, dunque, lo meritano – queste le parole di Gigi De Canio, ex allenatore, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, su 1 Station Radio -. Juventus? Il cortocircuito era prevedibile, quando attui una rifondazione così nutrita negli elementi e nella filosofia, c’è il rischio di incontrare dei problemi. Inoltre, l’ossatura della squadra, i senatori, hanno avuto tanti problemi fisici e spesso il gruppo si è ritrovato senza punti di riferimento. Nei prossimi anni dovranno investire e non sbagliare se vorranno ripetere il ciclo appena concluso. Genoa? Un plauso per il risultato raggiunto, oltre a Pioli, a Gasperini, va fatto anche a Ballardini. È arrivato alla guida di una squadra che sembrava fosse spacciata, in fondo alla classifica, ha trasformato le individualità in un gruppo e li ha portati alla salvezza a due giornate dalla fine. Un plauso va anche a Preziosi, a lui va attribuito il merito di aver avuto intelligenza nel richiamare un allenatore con il quale non aveva un rapporto idilliaco. Scelta più azzeccata di Gattuso? Gli allenatori scelgono in base al lavoro quotidiano, e avendo smaltito il periodo di partite ogni tre giorni, con l’infermeria quasi svuotata, i calciatori hanno avuto una maggiora tranquillità e possibilità di poter esprimere il loro meglio. Ciò che sta facendo il Napoli era quello preventivato, l’anomalia era mesi fa. De Paul in azzurro? Per una squadra che ha ambizioni, avere giocatori di qualità è importante. Una rosa composta da più calciatori di questo tipo, ha più possibilità di fare risultato e rispondere meglio a periodi negativi. Dunque, avere uno come De Paul, ottimo calciatore, può fare sicuramente comodo. Insigne? Spesso lo hanno caricato di responsabilità che non meritava. Ad oggi, è uno dei più forti giocatori italiani, punto fermo anche della Nazionale di Mancini e questo significa tanto, essendo stato il C.T. un calciatore di qualità. Ragazzo perbene, sereno, buono e non ho mai sentito pettegolezzi su di lui. Napoli deve essere fiera di essere rappresentata da questo tipo di giocatore e uomo. Riconferma di Gattuso? Una società deve avere la razionalità di valutare il lavoro dell’allenatore nel quotidiano, in ciò che ha fatto, e i miglioramenti avuti, non nella singola sconfitta. Spalletti o Allegri chi più idoneo per la panchina azzurra? Sono entrambi allenatori di valore, sceglierà la società”.
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