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De Canio: «Attenzione all’orgoglio del Pescara»

Ha allenato il Pescara e il Napoli a cavallo del 2000, sfiorando, in entrambe le occasioni, la promozione in serie A, a conclusione di un lavoro importante in condizioni societarie difficili. Gigi De Canio prova a leggere i temi più importanti della sfida di stasera.

Mazzarri ha alzato la guardia: «A Pescara si rischia la brutta figura».
«Ha ragione, del resto il pari della Roma della scorsa settimana è un esempio. È chiaro che ha voluto dire che queste sono le partite che non bisogna mai sottovalutare per evitare di renderle più difficili di quelle che sono. Se vengono affrontate con la giusta motivazione, i valori verranno fuori. E sarà così anche per il Napoli».
Alta concentrazione, dunque, anche perché il Napoli talvolta ha sbagliato l’approccio alle partite.
«È una questione che non riguarda solo il Napoli, è un problema di tutte le squadre: quando si affronta un avversario quasi retrocesso si pensa che il risultato sia scontato perché gli stimoli sono inferiori. Non è così ed è giusto trovare le motivazioni giuste per non rischiare: la prova del campo è sempre quella essenziale».
Quali sono i rischi: il Pescara senza più tensioni o le qualità di qualche abruzzese?
«Non ci sono rischi se il Napoli gioca come sa. Giusto che Mazzarri tenga tutti sulla corda, in serie A non bisogna sbagliare mai atteggiamento mentale, ma questo Pescara non può mettere in difficoltà gli azzurri».
Lei ha sfiorato la A sia con il Pescara che con il Napoli nel pieno di crisi societarie.
«Ricordo con piacere entrambe le esperienze, mi hanno gratificato, l’amarezza è superata, appartiene al passato. L’importante è essere consapevoli di aver fatto il massimo».
Il Napoli merita il secondo posto o deve avere qualche rimpianto per lo scudetto?
«Ha fatto un ottimo campionato e merita la piazza d’onore. Nel calcio poi si può fare sempre qualcosa di più, l’importante è non avere rimpianti e avere la coscienza di aver fatto tutto ciò che era possibile. Del resto la serie A è difficile, vince una sola squadra, quella che ha commesso meno errori e ha avuto più continuità. Bisogna tuttavia essere consapevoli della notevole dimensione raggiunta dal Napoli: è un risultato che non bisogna disperdere, ma pensare a migliorarlo».
Mazzarri è in bilico: secondo il ciclo a Napoli può continuare o meglio di così non si può fare?
«Parlo in generale: una società decide sulla base delle sue capacità di osservazione e anche un allenatore deve guardarsi dentro per capire se ha ancora motivazioni per proseguire. Comunque vada il Napoli ha il dovere di migliorare il progetto».
Cosa è mancato invece al Pescara di quest’anno per salvarsi?
«La serie A è una diversa dalla B, probabilmente il Pescara ha pagato l’inesperienza».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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