Giulia Mizzoni, giornalista e conduttrice di ‘DAZN’, è intervenuta nel corso di ‘Si Gonfia La Rete’, trasmissione in onda su Radio Marte:
“Roma più concentrata sul campionato o sull’Europa League? Io sostengo dall’inizio che la squadra non possa dare il massimo in tutte le competizioni. Ora c’è uno spartiacque importante nella partita contro il Napoli. Le avversarie per la corsa sono notevoli, come lo stesso Napoli ma anche l’Atalanta e tutte le altre che non hanno più gli impegni europei. La Roma non può più sbagliare nulla. Fare una scelta è sempre molto rischioso: ci vuole coraggio soprattutto perché è una stagione strana, ci sono assenze importanti. Non sono convinta al tempo stesso che si possa andare avanti in due competizioni.
Napoli? Ha ancora la partita da recuperare contro la Juventus, tutto molto aperto. Su certe cose si assomigliano Roma e Napoli con quest’altalena di risultati. Con la rosa al completo l’avevo messa assolutamente tra le prime 4, poi sono successe tante cose che hanno cambiato i piani. Se la squadra recupera le forze e i giocatori più importanti ha il dovere di provarci fino alla fine.
Rinvio di Juventus-Napoli e le lamentele della Roma? Alla Roma manca una spina dorsale di giocatori, ci metto anche Smalling ricordando pure quanto è stato fatto per riportarlo a Roma. Non averlo è stata una tegola pesante. Poi sono fuori anche Veretout e Mkhytarian, la striscia cattiva con le big…Ci sta che la Roma guardi con diffidenza a questa situazione. Ripeto: se il Napoli non avesse avuto le sue vicissitudini avrebbe fatto meglio.
Fonseca più amato di Gattuso? Dovreste farvi un giretto a Roma…Probabilmente le strade a fine stagione si divideranno, secondo sensazione personale. Lui ha molti più estimatori lontano da Roma che non dentro, come Gattuso a Napoli. Un trend che bisogna un po’ accettare. Un allenatore che ha dimostrato di aver messo seriamente mano alla Roma, non è un caso che si mostri più brillante in Europa che in Italia. Certamente la squadra non è una corazzata ma è cambiata in meglio, si dovrà dire grazie soltanto a questo allenatore che ha superato tante tempeste. Ha saputo sempre trovare l’equilibrio e ha battuto sempre su questo passo, ha resistito persino a un cambio di società e ad alcuni cambi di potere”.
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