Sorride leggendo che De Laurentiis ha offerto 40 milioni alla Roma per Lamela e Marquinhos. «Lamela è un giocatore che merita un investimento così forte: ha classe, è giovane, è uno dei pochi che fa sognare». Davide Lippi, il procuratore internazionale ospite del Vip Champion ad Anacapri, figlio dell’ex ct mondiale Marcello, ricorda quando incrociò gli osservatori del Napoli a Buenos Aires. Lamela era il giovanissimo asso del River nel 2011. «Lo seguii a lungo, andai a vedere anche i suoi allenamenti. C’era il Milan su di lui e c’era anche il Napoli, che poi decise di mollare la presa: l’investimento apparve rischioso ed oneroso allora. Giusto che De Laurentiis faccia adesso questo tentativo, il Napoli è riuscito grazie al suo lavoro a diventare una potenza del calcio europeo. Ma non credo che la Roma si privi di calciatori come Marquinhos e Lamela: significherebbe la fine di un progetto».
È partito Mazzarri ed è arrivato Benitez, vincitore di cinque coppe internazionali: cosa cambierà per il Napoli?
«Mazzarri è stato il tecnico ideale per il Napoli e sarà il tecnico ideale per l’Inter con la sua grande personalità. Benitez è il vero valore aggiunto per la squadra. Elevare il tasso tecnico è difficile per un club arrivato in Champions League, tecnici della caratura di Benitez danno quel qualcosa in più sul piano dell’esperienza internazionale».
Il mercato del Napoli passa attraverso Cavani, ovvero la sua cessione.
«È il migliore in assoluto, superiore al colombiano Falcao appena passato al Monaco. Sarebbe un peccato se un altro campione andasse via dall’Italia, la serie A si impoverirebbe ulteriormente. Considerando l’elevata clausola rescissoria e l’intenzione di De Laurentiis di non accettare contropartite tecniche, c’è la concreta possibilità che Cavani resti a Napoli».
Quali consigli darebbe al Napoli?
«La società ha un bravo direttore sportivo come Bigon e validi osservatori, loro sanno cosa fare. Non è facile migliorare una squadra forte, rischi di commettere un errore. Ad esempio, non sarà facile rimpiazzare un elemento come Campagnaro, anche con un difensore di qualità: dipende da tanti fattori, dal contesto tattico a quello ambientale. E poi il campionato italiano segna il passo rispetto ad altri Paesi e un calciatore come Ramires, tanto per fare un esempio, difficilmente lascerebbe il Chelsea. Per la dimensione raggiunta il Napoli dovrebbe confrontarsi con i top club inglesi, ma è difficile essere concorrenziale per una società italiana. Siamo indietro, vi sono tante anomalie sul mercato, come le comproprietà: esistono solo da noi».
De Laurentiis vorrebbe puntare sui giovani.
«Ne assisto tanti, sono d’accordo con il presidente. Però rilevo che un giocatore di valore come Insigne ha faticato a trovare spazio nel primo anno in serie A. Giovani di valore ce ne sono. Un nome? Il centrocampista francese Kondogbia, 20 anni, gioca nel Siviglia, nell’Under 19 era compagno di Pogba: ha forza fisica e qualità tecnica impressionanti».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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