Poco meno di un anno di maglia azzurra con solo ventidue apparizioni e un gol: questo è il bottino collezionato da Jesús Alberto Dátolo nel corso della sua esperienza napoletana. Eppure arrivò dal Boca , nel gennaio del 2009, con qualche promessa, pagato sei milioni e mezzo e ingaggiato con contratto quinquennale. Poche presenze (pochissime da titolare), scarsa attenzione da parte di Mazzarri: suo malgrado, con il Napoli Dátolo è entrato inesorabilmente a far parte di quella truppa di calciatori lasciati ai margini durante le quattro stagioni del tecnico toscano, perché poco adatti al sacro 3-5-2 mazzarriano e per questo poco utilizzati. Così già nel gennaio del 2010 fu spedito in Grecia, in prestito all’Olympiakos, in realtà per non tornare mai più indietro ai piedi del Vesuvio.
Mezzala atipica con buone doti offensive e meno qualità difensive, Dátolo in verità il segno a Napoli lo ha lasciato in due occasioni. La seconda ha praticamente segnato la fine dei suoi dodici mesi in azzurro, quando è balzato all’attenzione della stampa per questioni extrasportive, avendo posato per Romeo Mag, rivista gay argentina, e infranto così le regole societarie sui diritti di immagine. Calcisticamente più memorabile il ricordo lasciato il 31 ottobre del 2009, quando il suo ingresso in campo a Torino contro la Juventus favorì una clamorosa rimonta, da 2-0 a 2-3, permettendo ai suoi di espugnare l’Olimpico ventuno anni dopo l’ultimo successo in casa dei bianconeri, dove il Napoli ha vinto solo sette volte nella sua storia. In quell’occasione l’argentino segnò il gol del pareggio e offrì ad Hamsik l’assist per il 2-3 definitivo, risultando così decisivo. Ma l’impresa non bastò a Dátolo per conquistare Mazzarri e un posto da titolare. E pochi mesi dopo le sue pose in biancheria intima chiusero la sua annata italiana.
Di potenzialità sembrava averne diverse, ma il prosieguo della carriera europea di Dátolo non ha dato poi completamente torto a Mazzarri. In Grecia è rimasto solo pochi mesi, per passare poi, sempre in prestito, all’Espanyol, dove però in un anno e mezzo, complice qualche infortunio, ha messo insieme anche meno presenze e due sole reti. Acquistato definitivamente dagli spagnoli nell’ambito dell’operazione legata a Victor Ruiz (altro giocatore annoverabile nella lista di questa rubrica), è stato riceduto dodici mesi dopo in Brasile, all’Internacional di Porto Alegre. Qui si è ritrovato a giocare con Diego Forlán e, per uno strano incrocio, anche con Leandro Damião, nome caldo del recente mercato azzurro.
In Brasile, con l’Internacional Dátolo sembra aver ritrovato una certa continuità ed essere tornato su livelli discreti. Ma nell’ultima settimana si è perfezionato il suo acquisto da parte dell’Atlético Mineiro, squadra in cui milita il nazionale verdeoro Jô e soprattutto Ronaldinho, altra vecchia conoscenza della Serie A. Pur lontano dall’Italia, non mancano a Jesús spunti che gli ricordino del nostro campionato, né gli mancheranno gli stimoli se scenderà in campo accanto a (giovani e vecchi) campioni come quelli appena citati.
Lorenzo Licciardi
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