Il provvedimento. Dalla Questura di Roma, infatti, è stato emesso a suo carico un Daspo della durata di 5 anni. Durante i quali Genny, il leader della Curva A del San Paolo, non solo non potrà mettere piede negli stadi italiani, ma dovrà attenersi a ferree limitazioni negli spostamenti in occasione degli eventi calcistici di qualsiasi livello, amichevoli incluse. Per esempio: da quattro ore prima del fischio d’inizio a due ore dalla conclusione del match non potrà muoversi nelle aree intorno agli stadi e nelle vie vicine dove è previsto il passaggio dei tifosi.
Con il Daspo, ma solo per tre anni, è stato sanzionato un altro tifoso, Massimiliano Mantice, 44 anni, anche lui, come Genny, filmato allo stadio Olimpico mentre era arrampicato sulla cancellata, lì dove poi è avvenuto il colloquio con Hamsik durante il quale il capitano azzurro ha rassicurato i tifosi sulle reali condizioni di salute dei tre sostenitori napoletani feriti a Tor di Quinto, in particolare su quelle di Ciro Esposito, il più grave.
Le motivazioni. La Questura di Roma ha punito così la condotta di Gennaro De Tommaso, sanzionato per «l’esposizione di striscioni o cartelli incitanti la violenza o recanti ingiurie o minacce» e lo «scavalcamento e invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive» . Per Genny, come ha spiegato il ministro dell’interno Alfano, è scattata anche la denuncia per istigazione a delinquere, partecipazione a fatti di violenza e superamento di barriere. Lo slogan pro-Speziale, il tifoso condonnato per l’omicio dell’ispettore Raciti avvenuto nel 2007, è stato sanzionato pesantemente.
«I tifosi che indosseranno la t-shirt con scritto “Speziale liberò” saranno individuati e saranno sottoposti a Daspo» , ha poi minacciato il ministro Alfano alla vigilia di Napoli-Cagliari, quando si era ipotizzata una massiccia presenza di maglie come quella indossata da Genny sabato all’Olimpico in segno di solidarietà. Non è stato così, ma qualcuno comunque ci ha provato: daspati tre tifosi sorpresi all’ingresso del San Paolo con quelle magliette incriminate.
Reazioni. Il deputato Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del Pd, plaude l’annuncio del ministro Alfano sul Daspo a Genny e sulla linea dura prima di Napoli-Cagliari: «Serve sicuramente mano dura per escludere dal mondo dello sport tutte le inaccettabili manifestazioni di violenza e di inciviltà e qualsiasi legame con il mondo della criminalità. Questo compito però, come hanno ricordato sia il presidente della Repubblica che il presidente del Consiglio, non riguarda solo forze dell’ordine e magistratura, ma innanzitutto le società calcistiche che devono essere capaci di recidere senza indugio qualsiasi legame con i violenti di professione nelle tifoserie» .
Apprezzamento anche da parte di Felice Romano, segretario del Siulp, sindacato dei lavoratori della Polizia di Stato: «La risposta ferma e decisa da parte dello Stato a chi utilizza lo stadio come luogo per dare sfogo alla propria violenza è l’unica possibile per salvaguardare lo sport ma anche l’autorevolezza dello Stato e di chi lo rappresenta. E’ un segnale importante per noi servitori dello Stato, ma dovrà essere accompagnato da ulteriori provvedimenti concreti» .
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