È passato poco più di un anno da quel lontano 27 agosto 2011, quando al “Castellani” l’Empoli teneva a battesimo la Juve Stabia nel giorno dell’esordio assoluto, dopo sessant’anni esatti, in serie B. Un 2-1 caratterizzato, manco a dirlo, dal primo zampino di Tomas Danilevicius, cui fecero eco, però, le marcature di Dumitru e Tavano. Quindici mesi appena e lo scenario è cambiato del tutto. I toscani hanno centrato la salvezza al fotofinish dopo lo spareggio col Vicenza, i gialloblu hanno chiuso lo scorso torneo all’ottavo posto. Così, oggi pomeriggio, al Menti, a far paura è la squadra di Piero Braglia, quarta forza del campionato di serie B: compatta e cinica, la Juve Stabia affronta i toscani col piglio della grande, ma anche con l’umiltà di chi sa di essere ad una vera svolta nella propria stagione. Due gare in casa, quella con l’Empoli, poi il Cittadella, ed in mezzo la passerella di Coppa Italia a Firenze. «Una delle partite più difficili che potessero capitarci in questo momento – così ha definito in questi giorni il patron Franco Manniello la sfida odierna -. Giochiamo con una squadra che ha vinto cinque delle ultime sei partite e che ha davanti una coppia come Tavano e Maccarone che potrebbe far comodo anche a molte squadre anche in serie A. Dobbiamo essere bravi a giocare con la giusta determinazione, vincere ci consentirebbe di mettere una pietra miliare sul discorso salvezza, il primo vero obiettivo di quest’annata».
Teme di più il centrocampo dei toscani, per la verità, Braglia, che ai suoi ha chiesto la solita gara tutto cuore e cattiveria agonistica: «Non possiamo metterci lì ad aspettarli – ha spiegato il tecnico -, hanno giocatori come Valdifiori e Saponara, che in questa categoria ci stanno da tempo e che sanno come farti male. Senza dimenticare, ovviamente, un attacco come pochi. Se commettiamo l’errore di lasciarli giocare, le prendiamo di certo. Dobbiamo essere concentrati, fare quello che sappiamo, per incamerare un successo prezioso per restare fuori dai guai».
Mbakogu e Figliomeni non recuperano (per Zito bisogna aspettare almeno gennaio), Bruno ed Agyei si aggregano alla squadra, ma la sensazione è che, assente Baldanzeddu per squalifica, Braglia riproporrà lo stesso undici vittorioso a La Spezia, con Nocchi tra i pali, Maury e Dicuonzo esterni, Murolo e Scognamiglio centrali nel reparto arretrato. Centrocampo a tre con i titolarissimi Mezavilla, Genevier e Caserta, e la riconferma, in avanti, di Acosty, Danilevicius e Cellini.
In casa toscana sono diversi i problemi di formazione. Dossena, Ferreira, Mori, Gigliotti, Accardi, Cristiano, Boniperti, Mchedlidze, Shekiladze e Coralli non sono partiti con la squadra. Sarri non si nasconde alla vigilia del match: «Purtroppo è da tempo che dobbiamo convivere con i continui infortuni. Saponara e Tavano hanno qualche acciacco, vedremo solo nella rifinitura se impiegarli. Mancherà invece Pratali che ci avrebbe fatto comodo soprattutto per le caratteristiche della Juve Stabia, brava a ripartire in velocità». Il bomber, sogno nel cassetto di Giglio in estate, ieri non si è allenato per accertamenti, ed il suo impiego resta un rebus. Pucciarelli o Cori i papabili per far coppia con Maccarone.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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