La Juve Stabia riparte nel segno di Piermario Morosini. Nel giorno dell’ultimo saluto a Livorno del centrocampista scomparso a Pescara con indosso la maglia amaranto, Tomas Danilevicius, suo compagno di squadra ai tempi del Bologna, lo ricorda con profonda commozione. «La notizia della morte di Morosini mi ha gelato – confessa l’attaccante alla ripresa degli allenamenti – abbiamo giocato assieme a Bologna nel 2007 e di lui ho un ricordo splendido: a vent’anni era già un modello da seguire per tanti compagni di squadra, ricorderò per sempre il suo sorriso».
L’attaccante scarta l’ipotesi stress avanzata negli ultimi giorni dal capitano dell’Udinese Antonio Di Natale: «La mia esperienza con l’Arsenal mi insegna che in Inghilterra si giocano più partite che in Italia tra il campionato e le due coppe inglesi, lì un atleta di prima fascia arriva anche a disputare più di 60 partite in un anno aggiungendo anche la Champions, l’Europa League e gli impegni con le Nazionali. Non può essere il calcio la causa di questa tragedia, d’altronde anche la quotidianità riserva un notevole quantitativo di stress».
In questo agghiacciante contesto gli uomini di Braglia saranno chiamati a giocarsi i playoff: «Dobbiamo provare a vincere tutte le partite, poi vedremo. Personalmente non ripongo nessuna speranza in stravolgimenti della classifica legati al calcioscommesse, in Italia questo genere di situazioni richiede tempi lunghissimi, gli spareggi dovremo meritarceli sul campo. Sabato sarà importante non sottovalutare l’Albinoleffe, l’ultimo posto non garantisce nulla. Sau continuerà a segnare, merita la serie A. Mi ricorda Di Natale, così sono in pochi».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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